Dimentica l’all you can eat a cui siamo abituati quando pensiamo alla cucina giapponese: questa cultura secolare ha una vasta storia anche nell’arte culinaria. È considerata, tra l’altro, una delle alimentazioni più sane al mondo per la presenza di pesce fresco, verdure e riso.
Tutti ormai conosciamo (e mangiamo anche in Italia) i celebri sushi (polpette schiacciate di riso, servite con pesce crudo o cotto), sashimi (carpaccio di pesce), ramen (brodo a base di carne o pesce con spaghetti e altri ingredienti) e tempura (pastella leggera per pesce e verdure). Ma non sono soltanto questi i piatti tipici del Giappone. Anzi, esistono tantissime altre ricette della tradizione meno celebri, ma altrettanto squisite. Vediamo allora insieme i 10 piatti tradizionali della cucina giapponese meno noti, ma che ti faranno leccare i baffi.
Indice
1. Zuppa di Miso
Tra le ricette tradizionali giapponesi, la zuppa di Miso occupa un posto privilegiato. Un po’ come la nostra parmigiana, ogni famiglia custodisce la propria ricetta, con quei tocchi che la rende diversa da tutte le altre. Il miso è pasta di soia fermentata, ci si aggiunge brodo, tofu, verdure varie come porro, alghe, carote, funghi, ma anche proteine come pesce, frutti di mare e tanto altro, per fare una zuppa sorprendente e saporita.
2. Unadon
Avete mai provato l’anguilla marinata e cotta alla griglia? È una specialità giapponese da provare se siete amanti dei sapori intensi. Viene servita con riso o taglioni in brodo.

3. Okonomiyaki
L’Okonomiyaki è un prodotto un po’ di nicchia tra le pietanze giapponesi, ma merita di sicuro un assaggio. È una sorta di frittata a base di uova, farina e cavolo, cotta su una griglia che viene posta al centro del tavolo, per cuocerla a piacimento. A questa frittata si può aggiungere letteralmente ciò che si preferisce, dai formaggi alle verdure, dalla carne al pesce. La traduzione è infatti “ciò che vuoi alla griglia”.

4. Yakitori
Il Giappone ha anche una lunga tradizione di street food. Tra le specialità, da provare sono gli Yakitori, squisiti spiedini, solitamente di pollo, accompagnati a tante salse diverse.
5. Katsudon
La ricetta del Katsudon, proprio come succede nel Belpaese, ha varianti in tutto il Giappone, ma la ricetta base vede del maiale impanato e fritto, tagliato a striscioline e servito con il riso. Un’esplosione di sapori da provare!
6. Onigiri
Pochi sanno che questo piatto tipico della cucina giapponese è tra i più antichi, probabilmente risale all’XI secolo ed era il pasto tipico dei samurai durante la guerra. Il motivo? Forse perché era comodo da mangiare anche senza bacchette e un tavolo su cui poggiarsi: gli Onigiri sono una specie di polpette triangolari farcite con ingredienti vari, carne pesce o uova.
7. Shabu shabu
Tornando al settore delle zuppe della cucina giapponese, non può mancare il Shabu shabu: viene servito come un brodo dal quale vanno “pescati” fette di carne, verdure, funghi, tofu, che fanno mangiati dopo pochi secondi ben caldi. E una volta finiti gli ingredienti, si può bere tutto il brodo.

8. Yakisoba
Con la soba (pasta realizzata con farina di grano saraceno sottoforma di spaghetti, diversa dagli udon che sono a base di farina di grano tenero) si compone uno dei migliori piatti della tradizione nipponica: lo Yakioba, pasta saltata in padella con le verdure e insaporita da salse di vario tipo e scaglie di pesce essiccato. I giapponesi gustano questo piatto ovunque, nei ristoranti e per strada.
9. Takoyaki
Non li avete mai sentiti? I Takoyaki sono polpette composte da una pastella e un pezzo di polipo all’interno, croccanti fuori e cremose all’interno. Da mangiare per strada e rigorosamente bollenti!
10. Fugu
Per l’ultima ricetta tradizionale giapponese andiamo al confine tra realtà e leggenda: il Fugu è il famoso pesce palla. Tossico? Sì in molti casi per la presenza letale – esatto, se non è ben preparato si può morire – di tetrodotossina, viene però preparato in un modo appropriato che rende inoffensivo il veleno. L’estrema difficoltà della preparazione lo ha reso uno dei piatti più celebri in Giappone, la città di Osaka gli ha dedicato persino un museo.