L’Alta Via delle Dolomiti è un sistema escursionistico unico in Europa: otto percorsi numerati, ciascuno con un’identità precisa, che solcano l’intero arco dolomitico da nord a sud e da ovest a est. Ogni Alta Via offre un concentrato di emozioni, scenari grandiosi e immersione totale nella natura: guglie verticali, vallate solitarie, altipiani sconfinati, rifugi sospesi su crinali e paesaggi modellati dal tempo e dalla storia.
Questi itinerari richiedono preparazione fisica e spirito di adattamento. Non si tratta di semplici passeggiate, ma di trekking di più giorni in ambienti d’alta quota, spesso lontani da centri abitati. Lungo il cammino, però, si trovano rifugi e bivacchi che permettono di suddividere le tappe in modo sostenibile, gustando anche l’autenticità dell’accoglienza alpina.
Nel complesso, l’Alta Via delle Dolomiti è un viaggio epico nella geografia e nella cultura delle “montagne pallide”, riconosciute come Patrimonio Mondiale UNESCO.
Indice
Alta Via n. 1: la classica
Lunghezza: circa 125 km
Durata media: 11-13 giorni
Dislivello positivo complessivo: circa 7.200 m
Difficoltà: media (T–EE, con tratti EEA)
Da: Lago di Braies
A: Belluno
Periodo consigliato: metà giugno – fine settembre
L’Alta Via n. 1 è la più nota delle Dolomiti, un itinerario che incarna l’essenza del trekking dolomitico. Dal Lago di Braies fino a Belluno, il cammino attraversa paesaggi tra i più iconici delle Alpi Orientali: la Croda del Becco, l’altopiano di Fanes, le trincee del Lagazuoi, le Cinque Torri, il Pelmo, la Civetta e le Dolomiti Bellunesi. La varietà degli ambienti e la buona presenza di rifugi la rendono ideale per chi affronta il primo trekking a lunga percorrenza sulle Dolomiti, pur richiedendo passo sicuro e allenamento adeguato.
Le tappe del percorso sono:
- Tappa 1 – da Lago di Braies a Rifugio Biella (6 km, 900 D+, 3h30): salita tra boschi e pascoli verso la Croda del Becco, con magnifici scorci panoramici sul lago.
- Tappa 2 – da Rifugio Biella a Rifugio Fanes (14 km, 565 D+, 4h30): si attraversano conchiglie fossili, valli pietrose e l’altopiano lunare di Fanes, su sentieri larghi e poco tecnici.
- Tappa 3 – da Rifugio Fanes a Rifugio Lagazuoi (11 km, 1.070 D+, 5h): lunga salita impegnativa in un paesaggio maestoso, con passaggi storici della Prima Guerra Mondiale.
- Tappa 4 – da Rifugio Lagazuoi a Rifugio Nuvolau (15 km, 635 D+, 5h30): itinerario panoramico tra forcelle rocciose e il suggestivo gruppo delle Cinque Torri.
- Tappa 5 – da Rifugio Nuvolau a Rifugio Città di Fiume (11 km, 260 D+, 4h30): discesa tra erba e roccia verso il Passo Giau e i piedi del Pelmo; tratto tecnico nella prima parte.
- Tappa 6 – da Rifugio Città di Fiume a Palafavera via Rifugio Venezia (12 km, 580 D+, 5h30): splendide vedute sul Pelmo e tratti più selvaggi; discesa verso Palafavera.
- Tappa 7 – da Palafavera a Rifugio Vazzoler via Coldai e Tissi (14 km, 850 D+, 6h): tappa spettacolare sul bordo delle pareti del Civetta, con sosta ai rifugi storici.
- Tappa 8 – da Rifugio Vazzoler a Rifugio Carestiato (8 km, 550 D+, 4h): tratto più breve, con passaggi boscosi e affacci sul gruppo della Moiazza.
- Tappa 9 – da Rifugio Carestiato a Rifugio Sommariva al Pramperét (13 km, 450 D+, 5h): lungo traverso verso le Dolomiti più selvagge, in un ambiente via via meno frequentato.
- Tappa 10 – da Rifugio Sommariva al Pramperét a Rifugio Pian de Fontana (6 km, 540 D+, 3h): tratto solitario e suggestivo all’interno del Parco Nazionale delle Dolomiti Bellunesi.
- Tappa 11 – da Rifugio Pian de Fontana a Rifugio 7° Alpini (7,5 km, 830 D+, 7h): salita impegnativa e passaggio esposto lungo il Màrmol; possibile variante escursionistica per evitare la ferrata.
- Tappa 12 – da Rifugio 7° Alpini a Belluno (12 km, 100 D+, 6h): discesa finale nella Val d’Ardo, tra gole boscose, cascate e mulattiere antiche.
Alta Via n. 2: la via delle leggende
Lunghezza: circa 185 km
Durata media: 13-15 giorni
Dislivello positivo complessivo: oltre 12.000 m
Difficoltà: medio-alta (E–EE, con tratti EEA)
Da: Bressanone
A: Feltre
Periodo consigliato: luglio – metà settembre
L’Alta Via n. 2 è nota come “via delle leggende” perché attraversa le Dolomiti più dense di racconti e storie alpine, da Re Laurino alla regina delle Marmarole. È un itinerario più impegnativo dell’Alta Via 1, con lunghi tratti solitari e passaggi tecnici che richiedono esperienza escursionistica e abitudine all’ambiente alpino. Dal versante nord delle Odle si prosegue verso i bastioni del Sella, attraversa la Marmolada, le Pale di San Martino e infine i selvaggi gruppi delle Vette Feltrine. È l’Alta Via ideale per chi cerca una sfida completa, sia fisica che paesaggistica.
Tappe consigliate:
- Tappa 1 – da Bressanone a Rifugio Città di Bressanone (27 km, 1.900 D+, 6h30): salita lunga e panoramica fino ai pendii erbosi della Plose; possibilità di partire da Valcroce o dalla seggiovia per ridurre il dislivello.
- Tappa 2 – da Rifugio Città di Bressanone a Rifugio Genova (15 km, 500 D+, 5h): attraversamento delle prime creste dolomitiche, con un tratto attrezzato facile e panorama sulle Odle.
- Tappa 3 – da Rifugio Genova a Rifugio Puez (15 km, 850 D+, 6h): itinerario spettacolare nel cuore del Parco Puez-Odle, con discesa ripida e tratti esposti.
- Tappa 4 – da Rifugio Puez a Rifugio Pisciadù (10 km, 570 D+, 5h): transito verso il massiccio del Sella; tratto tecnico con passaggio attrezzato nella parte finale.
- Tappa 5 – da Rifugio Pisciadù a Rifugio Castiglioni Marmolada (19 km, 750 D+, 6h30): discesa dal Sella, poi saliscendi impegnativi lungo i versanti della Marmolada.
- Tappa 6 – da Rifugio Castiglioni Marmolada a Passo San Pellegrino (25 km, 1.100 D+, 7h): tappa molto lunga ma senza grandi difficoltà tecniche, tra pascoli e strade forestali.
- Tappa 7 – da Passo San Pellegrino a Rifugio Volpi al Mulaz (14 km, 1.100 D+, 7h): salita continua verso le Pale di San Martino, con ambiente sempre più roccioso e aereo.
- Tappa 8 – da Rifugio Mulaz a Rifugio Rosetta (8 km, 760 D+, 5h): passaggio selvaggio sul Sentiero delle Farangole, uno dei tratti più alpini di tutta l’Alta Via.
- Tappa 9 – da Rifugio Rosetta a Rifugio Treviso via Pradidali (14 km, 720 D+, 7h): lunga tappa tecnica con discesa impegnativa e tratti attrezzati su creste e ghiaioni.
- Tappa 10 – da Rifugio Treviso a Passo Cereda (10 km, 1.150 D+, 4h30): salita su sentiero ripido tra boschi e pareti verticali, in un ambiente più appartato.
- Tappa 11 – da Passo Cereda a Rifugio Bruno Boz (14 km, 1.200 D+, 6h30): passaggio per la cresta dell’Intaiada e il Troi dei Caserìn; consigliata attrezzatura da ferrata.
- Tappa 12 – da Rifugio Boz a Rifugio Dal Piaz (15 km, 900 D+, 7h): lunga traversata panoramica sulle Vette Feltrine, con tratti esposti e faticosi.
- Tappa 13 – da Rifugio Dal Piaz a Feltre (19 km, 1.670 D-, 6h): discesa finale lungo la dorsale, passando per Croce d’Aune; sentiero panoramico e storico.
Alta Via n. 3: la via dei camosci
Lunghezza: circa 96 km
Durata media: 8 giorni
Dislivello positivo complessivo: oltre 5.600 m
Difficoltà: alta (EE con tratti EEA)
Da: Villabassa (BZ)
A: Longarone (BL)
Periodo consigliato: metà luglio – inizio settembre
L’Alta Via n. 3 è conosciuta come la “via dei camosci” per via dei suoi ambienti più selvaggi e meno battuti. È un itinerario decisamente più solitario rispetto alle prime due Alte Vie, immerso in scenari rupestri e verticali, che richiedono esperienza escursionistica e passo sicuro. Si sviluppa tra le Dolomiti di Braies, i Cadini di Misurina, il Sorapiss e i selvaggi gruppi del Bosconero, fino a scendere a Longarone. È adatta a chi ama la montagna più aspra e cerca un’esperienza immersiva e silenziosa.
Tappe consigliate:
- Tappa 1 – da Villabassa a Rifugio Vallandro (17 km, 1.500 D+, 8h): lunga e impegnativa salita su sentieri di cresta tra le Dolomiti di Braies, con viste su Croda Rossa e il Cristallo.
- Tappa 2 – da Rifugio Vallandro a Rifugio Vandelli (12 km sentiero + 15 km in auto, 370 D+, 5h): traversata tra valichi secondari, laghi e collegamento stradale verso il gruppo del Sorapiss.
- Tappa 3 – da Rifugio Vandelli a San Vito di Cadore (18 km, 600 D+, 7h): discesa lunga e tecnica dal Sorapiss attraverso valli rocciose e ambienti verticali.
- Tappa 4 – da San Vito di Cadore a Rifugio Venezia (10 km, 990 D+, 3h30): salita regolare nel bosco verso le pendici del Monte Pelmo.
- Tappa 5 – da Rifugio Venezia a Forcella Cibiana (15 km, 500 D+, 6h): tappa panoramica e selvaggia, con frequenti saliscendi e passaggi remoti tra forcelle e boschi.
- Tappa 6 – da Forcella Cibiana a Rifugio Casera di Bosconero (6 km, 460 D+, 3h30): tratto breve ma tecnico tra versanti boscosi e scorci sulle Dolomiti di Zoldo.
- Tappa 7 – da Casera di Bosconero a Bivacco Tovanella (8 km, 1.040 D+, 5h): salita impegnativa lungo il Viaz de le Ponte, tra creste esposte e passaggi attrezzati.
- Tappa 8 – da Bivacco Tovanella a Longarone (10 km, 150 D+, 3h): discesa finale verso il fondovalle, lungo boschi isolati e tracce secondarie, fino alla città simbolo della tragedia del Vajont.
Alta Via n. 4: la via di Grohmann
Lunghezza: circa 90 km
Durata media: 6 giorni
Difficoltà: media (E–EE, con alcuni tratti attrezzati)
Da: San Candido (BZ)
A: Pieve di Cadore (BL)
Periodo consigliato: luglio – inizio settembre
Dedicata al pioniere dell’alpinismo Paul Grohmann, l’Alta Via n. 4 collega le Tre Cime di Lavaredo con il Monte Antelao, attraversando un susseguirsi di ambienti verticali, laghi glaciali, forcelle e rifugi storici. È una delle Alte Vie più alpine, con sentieri tecnici ma di rara bellezza, e richiede buon allenamento e dimestichezza con i terreni dolomitici. Pur essendo meno frequentata rispetto alla 1 e alla 2, regala un’esperienza autentica e intensa, ideale per chi cerca una traversata compatta ma ricca di emozioni.
Tappe consigliate:
- Tappa 1 – da San Candido a Rifugio Auronzo via Rifugio Tre Cime (18 km, 1.100 D+, 6h30): lunga traversata che costeggia le Dolomiti di Sesto, culminando con la vista sulle Tre Cime.
- Tappa 2 – da Rifugio Auronzo a Rifugio Città di Carpi via Fonda Savio (12 km, 750 D+, 6h30): saliscendi tra creste e forcelle dei Cadini di Misurina, con passaggi attrezzati e panorami vertiginosi.
- Tappa 3 – da Rifugio Città di Carpi a Rifugio Vandelli (10 km, 700 D+, 5h30): discesa verso valle e risalita al Sorapiss, con vista sul celebre lago turchese.
- Tappa 4 – da Rifugio Vandelli a Bivacco Comici (6 km, 500 D+, 4h): breve ma ripido tratto tra canali e mughi, verso il bivacco incastonato tra le Marmarole.
- Tappa 5 – da Bivacco Comici a Rifugio Galassi via San Marco (10 km, 650 D+, 5h30): giornata varia tra ghiaioni e crinali, con tratto finale sotto le pareti dell’Antelao.
- Tappa 6 – da Rifugio Galassi a Pieve di Cadore via Rifugio Antelao (14 km, 1.050 D-, 7h): lunga discesa verso la valle del Piave, attraversando boschi e radure.
Alta Via n. 5: la via di Tiziano Vecellio
Lunghezza: circa 85 km
Durata media: 7 giorni
Difficoltà: medio-alta (EE, tratti EEA)
Da: Sesto (BZ)
A: Pieve di Cadore (BL)
Periodo consigliato: metà luglio – metà settembre
L’Alta Via n. 5, intitolata al pittore Tiziano Vecellio, conduce da Sesto fino al suo paese natale, attraversando ambienti dolomitici severi e poco battuti. Il percorso alterna rifugi e bivacchi in quota, con passaggi impegnativi su creste e cenge. Ideale per escursionisti esperti, è un itinerario ricco di fascino, silenzio e bellezza.
Tappe consigliate:
- Tappa 1 – da Sesto a Rifugio Carducci via Rifugio Comici (12 km, 950 D+, 3h15): partenza da Val Fiscalina, salita progressiva tra boschi e ghiaioni, con vista sulle Dolomiti di Sesto.
- Tappa 2 – da Rifugio Carducci al ponte da Rin (7 km, 150 D-, 3h): discesa facile e panoramica lungo i versanti nord delle Marmarole.
- Tappa 3 – da Ponte da Rin a Rifugio Baion via Ciareido (10 km, 950 D+, 5h): salita impegnativa tra boschi e pascoli, con bellissime vedute sul Lago di Auronzo.
- Tappa 4 – da Rifugio Baion a Bivacco Tiziano via Jau de la Tana (11 km, 1.050 D+, 6h30): tappa alpina con tratto attrezzato sul Sentiero degli Alpini, tra cenge e forcelle.
- Tappa 5 – da Bivacco Tiziano a Bivacco Voltolina via Musatti (12 km, 800 D+, 9h): lunga e solitaria, attraversa ambienti severi e isolati nelle Marmarole centrali.
- Tappa 6 – da Bivacco Voltolina a Rifugio Galassi via San Marco (9 km, 550 D+, 4h30): giornata più breve e rilassante, con bellissimi scorci sull’Antelao.
- Tappa 7 – da Rifugio Galassi a Pieve di Cadore via Rifugio Antelao (14 km, 1.050 D-, 7h30): discesa conclusiva tra pascoli e boschi, verso il cuore del Cadore.
Alta Via n. 6: l’Alta Via dei silenzi
Lunghezza: circa 180 km
Durata media: 11 giorni
Difficoltà: alta (EE, con tratti selvaggi e poco segnati)
Da: Rifugio Sorgenti del Piave (BL)
A: Vittorio Veneto (TV)
Periodo consigliato: metà luglio – metà settembre
L’Alta Via n. 6, detta “dei silenzi”, è la più solitaria e remota delle Alte Vie dolomitiche. Attraversa ambienti selvaggi e pochissimo frequentati: dalle sorgenti del Piave alle Alpi Carniche, dai Monti del Comelico alle Dolomiti Friulane, fino alle Prealpi Bellunesi. Lungo il tracciato si alternano rifugi, bivacchi spartani e lunghi tratti senza punti d’appoggio. È un cammino riservato a escursionisti esperti, con forte senso dell’orientamento e preparazione fisica.
Tappe consigliate:
- Tappa 1 – da Rifugio Sorgenti del Piave a Sappada via Laghi d’Olbe (12 km, 500 D+, 4h): giornata introduttiva tra pascoli e laghi glaciali, con dolci dislivelli e viste sulle Carniche.
- Tappa 2 – da Sappada a Rifugio Fratelli De Gasperi (11 km, 750 D+, 4h): salita al Passo Èlbel e discesa panoramica verso il rifugio al confine con il Friuli.
- Tappa 3 – da Rifugio De Gasperi a Rifugio Ten. Fabbro (10 km, 600 D+, 4h): lungo crinali erbosi e vecchie mulattiere, con passaggi su strade secondarie.
- Tappa 4 – da Rifugio Ten. Fabbro a Rifugio Giàf (15 km, 850 D+, 6h30): tappa lunga e selvaggia, tra valichi remoti e boschi profondi nel cuore delle Dolomiti Friulane.
- Tappa 5 – da Rifugio Giàf a Rifugio Padova (9 km, 450 D+, 3h): breve tratto panoramico lungo la cresta settentrionale del gruppo degli Spalti di Toro.
- Tappa 6 – da Rifugio Padova a Casèra Laghét de sora via Forcella Spe (11 km, 650 D+, 4h30): salita faticosa ma bellissima, tra ghiaioni e altipiani dolomitici.
- Tappa 7 – da Bivacco Casèra Laghét de sora a Bivacco Greselìn (12 km, 850 D+, 8h): tappa impegnativa, su tracce spesso non numerate, attraverso ambienti severi e isolati.
- Tappa 8 – da Bivacco Greselìn a Cimolàis via Rifugio Maniago ed Erto (15 km, 700 D+, 8h): lungo tratto di collegamento, tra boschi fitti e sentieri dismessi.
- Tappa 9 – da Cimolàis a Ricovero Col Nudo (10 km, 1.000 D+, 5h): salita netta verso il cuore delle Prealpi, tra valli strette e silenziose.
- Tappa 10 – da Ricovero Col Nudo a Rifugio Semenza (12 km, 950 D+, 6h30): giornata tecnica con affacci sui versanti più remoti del gruppo Col Nudo–Cavallo.
- Tappa 11 – da Rifugio Semenza a Vittorio Veneto (18 km, 300 D-, 9h): lunga discesa finale, tra i pascoli dell’Alpago e le ultime creste prima della pianura veneta.
Alta Via n. 7: le Alpi Orientali e le Prealpi Carniche
Lunghezza: circa 70 km
Durata media: 5 giorni
Difficoltà: media (E–EE, con tratti solitari e d’orientamento)
Da: Rifugio Dolomieu al Dolada (BL)
A: Tambre (BL)
Periodo consigliato: luglio – metà settembre
Dedicata a Paola, giovane alpinista scomparsa in montagna, l’Alta Via n. 7 si sviluppa in ambienti più dolci ma comunque affascinanti, tra le Prealpi Bellunesi e la dorsale dell’Alpago. Il percorso è breve e relativamente meno impegnativo rispetto ad altre Alte Vie, ma non per questo privo di fascino: regala viste su Cansiglio, Alpago, Val Cellina e – nei giorni limpidi – sul mare Adriatico. I rifugi sono pochi e in parte sostituiti da bivacchi, per cui è necessaria autonomia e spirito d’adattamento.
Tappe consigliate:
- Tappa 1 – da Rifugio Dolomieu al Passo di Valbona (10 km, 700 D+, 4h30): sentiero su cresta erbosa con vista sull’Alpago, attraversando boschi e praterie montane.
- Tappa 2 – da Passo di Valbona a Casera Venal via Crep Nudo (15 km, 1.000 D+, 8h): tappa lunga e impegnativa che culmina sulla cima più alta dell’Alpago, con panorami spettacolari.
- Tappa 3 – da Casera Venal a Bivacco Toffolon (8 km, 600 D+, 4h): traversata tra ambienti silenziosi e selvaggi, con passaggi su vecchi tracciati e pascoli.
- Tappa 4 – da Bivacco Toffolon a Rifugio Semenza e Bivacco Lastè (14 km, 850 D+, 8h30): lunga tappa tra forcelle, pascoli e crinali della dorsale Cansiglio–Cavallo, con vista sulle Dolomiti friulane.
- Tappa 5 – da Rifugio Semenza a Tambre (10 km, 300 D-, 4h30): discesa finale lungo sentieri segnati, attraverso pascoli e boschi dell’altopiano del Cansiglio.
Alta Via n. 8: la via degli eroi
Lunghezza: circa 63 km
Durata media: 4 giorni
Dislivello positivo complessivo: circa 2.950 m
Difficoltà: media (E–EE, con tratti EEA)
Da: Feltre (BL)
A: Bassano del Grappa (VI)
Periodo consigliato: giugno – settembre
L’Alta Via n. 8, chiamata anche “Degli Eroi”, rievoca le epiche battaglie combattute sul Monte Grappa durante la Grande Guerra. Il percorso si sviluppa tra Prealpi impervie e pascoli di alta quota, costeggiando vecchie trincee, postazioni militari e cippi commemorativi. Ideale per chi cerca un trekking denso di storia, panorami ampi e un’intensa esperienza in ambiente prealpino.
Tappe consigliate:
- Tappa 1 – da Feltre a Malga Pàoda via Monte Tomatico (15 km, 1.340 D+, 6h): salita ripida attraverso il bosco e le creste erbose del Tomatico, con viste sul Feltrino e sul Piave.
- Tappa 2 – da Malga Pàoda a Malga Val Dumèla via CAI Montebelluna (15 km, 780 D+, 8h): lungo traverso panoramico tra creste, forcelle e sentieri militari; tratti attrezzati.
- Tappa 3 – da Malga Val Dumèla a Rifugio Bassano via Col dell’Orso (13 km, 830 D+, 5h): salita tra pascoli e cime panoramiche, con arrivo sul massiccio del Grappa.
- Tappa 4 – da Rifugio Bassano a Bassano del Grappa via Val dei Lebi (20 km, 1.615 D-, 6h): lunga discesa su mulattiere storiche e sentieri escursionistici fino alla pianura vicentina.