Dove la montagna si rompe in luce, le Cascate dell’Acquafraggia tra vapori, storia e vertigini

Le Cascate dell'Acquafraggia, a Piuro, offrono natura spettacolare, sentieri panoramici, aree relax e storia, con ingresso a pagamento in estate

Foto di Serena Proietti Colonna

Serena Proietti Colonna

Travel blogger

PhD in Psicologia Cognitiva, Travel Blogger, Coordinatrice di Viaggio e Redattrice Web di turismo, una vita fatta di viaggi, scrittura e persone

Pubblicato: 30 Giugno 2025 10:12

Incastonate nella frazione di Borgonuovo, nel comune di Piuro in provincia di Sondrio, le Cascate dell’Acquafraggia sono uno di quei luoghi che sorprendono prima ancora di arrivarci: già dalla strada, l’acqua che precipita in balzi spettacolari lungo la parete rocciosa ruba lo sguardo. Siamo in Valchiavenna, una valle alpina che custodisce paesaggi ancora autentici, e queste cascate, citate persino da Leonardo da Vinci, ne sono uno dei simboli più potenti.

Un posto che sa emozionare e il cui nome, “Acquafraggia”, deriva dal latino “aqua fracta”, che significa “acqua spezzata”, a causa dei numerosi salti e frangenti del torrente.

Dove si trovano le Cascate dell’Acquafraggia?

Le affascinanti Cascate dell’Acquafraggia si trovano a Borgonuovo, una piccola frazione del comune di Piuro, in provincia di Sondrio, a pochi minuti da Chiavenna, nel cuore della Valchiavenna. In questa zona, a due passi dal confine con la Svizzera, le montagne si aprono in scenari spettacolari, e l’Acquafraggia si getta a valle con una doppia cascata imponente, visibile già dalla strada statale.

Non è solo un punto sulla mappa, è uno di quei luoghi che le persone della zona conoscono bene, dove la natura è protagonista e il paesaggio racconta storie antiche, tra mulattiere, terrazzamenti e memorie di confine.

Cosa fare e vedere alle Cascate dell’Acquafraggia

Chi sceglie di scoprire le Cascate dell’Acquafraggia (con una caduta complessiva stimata tra 150 e 170 metri) non lo fa solo per una foto ricordo, ci viene più che altro per rallentare, per respirare a pieni polmoni e per ammirare un angolo di montagna autentico, dove l’acqua scandisce il tempo e la pietra racconta storie.

Uno dei modi migliori per vivere le cascate è salire lungo il sentiero che parte proprio dal parcheggio ai piedi della prima caduta. È una camminata breve ma intensa, con scorci panoramici che sorprendono a ogni tornante. Il punto più emozionante è il belvedere naturale a mezza costa, poiché proprio da qui si abbracciano entrambe le cascate e si sente il fragore dell’acqua sotto i piedi, quasi come un battito.

Poco più in alto, lungo il Sentiero Panoramico Savogno–Dasile, si può raggiungere il borgo fantasma di Savogno: un agglomerato di case in pietra che sembrano scolpite nel tempo. Meglio portarsi qualcosa da mangiare e fare un picnic lì, seduti su un muretto a secco, con vista sulle cime. E magari, se si ha ancora fiato, salire fino all’antico ponte in pietra sopra le cascate, dove l’Acquafraggia nasce e si divide in due salti spettacolari.

In estate c’è una zona attrezzata in cui ci si può sdraiare sull’erba e persino fare il bagno: l’acqua, come è possibile immaginare, è gelida ma rigenerante. I fine settimana estivi sono spesso affollati, per questo motivo è consigliato andarci la mattina presto o nei giorni infrasettimanali, quando la valle è silenziosa e si sente solo il suono dell’acqua.

Infine, per chi ama la storia, a pochi passi dalle cascate si trova il Palazzo Vertemate Franchi, un gioiello rinascimentale circondato da vigne e castagni, spesso ignorato dai turisti frettolosi ma amato da chi conosce la Valchiavenna davvero.

Il legame con Leonardo da Vinci

Persino il genio di Leonardo da Vinci rimase affascinato da queste meraviglie della natura. Al punto che nel suo celebre Codice Atlantico, durante un viaggio in Valtellina alla fine del Quattrocento, annotò l’impressione lasciata da queste acque che “caddero di grandissima altezza sopra le pietre”, sottolineando la potenza e la bellezza del doppio salto.

Questo legame con Leonardo rende l’esperienza ancora più densa: camminare lungo i sentieri che costeggiano l’Acquafraggia significa mettere i piedi su tracce antiche, seguire lo sguardo di un genio che sapeva vedere l’armonia tra arte e natura. Non a caso, nelle giornate limpide, quando il sole accende gli spruzzi d’acqua e li trasforma in arcobaleni sospesi, sembra quasi di osservare il paesaggio con gli occhi di da Vinci stesso.

Quanto costa il biglietto per le Cascate dell’Acquafraggia?

Per visitare le Cascate dell’Acquafraggia, durante l’alta stagione è necessario acquistare un biglietto dal costo di 3 euro a persona. Sono esentati dal pagamento i bambini sotto i 5 anni, persone sopra i 75 anni, con disabilità e residenti in Valchiavenna (con documento).

Acquafraggia, Lombardia
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Tutta la potenza delle Cascate dell’Acquafraggia

All’ingresso vengono distribuiti braccialetti di riconoscimento, utili se si desidera entrare e uscire più volte senza rifare la fila. In zona è vietato fare picnic o grigliate dentro l’area protetta, e biciclette, cani senza guinzaglio e veicoli motorizzati (moto, auto) non sono ammessi: le bici vanno condotte a mano, mentre i cani tenuti al guinzaglio. Fuori dai periodi di giugno, luglio, agosto e i primi 15 giorni di settembre l’ingresso è gratuito, e il parco accessibile senza restrizioni.

Come arrivare

Arrivare alle Cascate dell’Acquafraggia è piuttosto semplice, soprattutto se ci si muove in auto. Si trovano a Piuro, in provincia di Sondrio, e sono facilmente raggiungibili seguendo la strada statale 37 che collega Chiavenna alla Svizzera. Lungo il percorso, non appena si giunge a Borgonuovo, compaiono indicazioni ben visibili che guidano al parcheggio vicino all’ingresso del parco.

Da lì, una breve passeggiata conduce alle cascate, con sentieri comodi e ben curati, perfetti anche per chi è in famiglia o vuole godersi una camminata tranquilla immersa nella natura. Se si preferiscono i mezzi pubblici, da Chiavenna partono autobus locali che collegano Piuro, ma l’auto resta il modo più comodo e veloce per esplorare l’area senza fretta.