Incantevole luogo a metà strada tra Africa e Asia, le Isole Chagos rappresentano una meraviglia della natura sulla bocca di tutti: dopo una diatriba internazionale durata decenni, Londra le restituisce a Mauritius.
L’arcipelago di Chagos è composto da 65 isole coralline immerse nell’Oceano Indiano e si trova a 500 chilometri a sud delle Maldive. L’intera area territoriale è di soli 56,1 chilometri, con l’isola più grande, Diego Garcia, che ha una superficie di 32,5 chilometri quadrati.
Le isole furono scoperte all’inizio del XVI secolo dai portoghesi. La prima colonia fu fondata proprio su Diego Garcia nel 1793, sotto la dominazione francese. Nel 1814, con la fine delle guerre napoleoniche, le Chagos, insieme a Mauritius e alle Seychelles, furono cedute alla Gran Bretagna con il Trattato di Parigi.
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Un paradiso incontaminato
Nel 1960, è stato raggiunto un accordo per costruire una base militare americana sull’isola di Diego Garcia, una scelta che ha allontanato tutta la popolazione presente nell’isola. Nel 2010, il governo britannico ha dichiarato la zona area marina protetta e, paradossalmente, l’assenza di civiltà, a prescindere dalla scelta forzata, ha permesso, negli anni, una forte crescita della fauna locale.
Pesci, squali e uccelli popolano una scogliera che è considerata la più incontaminata del mondo, dove ormai vivono specie di uccelli marini in via d’estinzione.
Visitando l’entroterra si possono trovare le rovine fatiscenti di una chiesa, di una prigione, di un ospedale e di un cimitero, dove il passare del tempo ha cancellato quasi tutte le iscrizioni.
L’isola è formata da innumerevoli spiagge ed è caratterizzata da un mare cristallino. All’interno ci sono zone verdi, una vera e propria giungla dove un tempo la popolazione coltivava il cocco. L’arcipelago di Chagos è un importante rifugio per gli uccelli marini nel mezzo dell’Oceano Indiano. Un paradiso che, dopo essere stato per anni di proprietà britannica, torna nelle mani di Mauritius.
Dopo anni di diatribe, arriva l’accordo
Le Chagos sono state scorporate nel 1965 per poi attivare una concessione cinquantennale sulle isole e prorogata fino al 2036 agli Stati Uniti. Attraverso questa pratica, lo stato americano ha potuto costruire la sua base militare permanente sull’atollo più grande: quello di Diego Garcia.
Oggi, dopo una diatriba durata decenni, Londra restituisce le Chagos a Mauritius, ma con un accordo: il controllo della base militare di Diego Garcia, condivisa da tempo con il grande alleato USA, resta sotto il controllo inglese/americano. Come ha dichiarato il premier britannico Keir Starmer, questo è l’unico modo per mantenere l’accesso di Londra e Washington alle piste sull’atollo da cui partono bombardieri e altri velivoli. Con questo accordo arrivano anche delle entrate economiche, in quanto il Regno Unito pagherà alla sua ex colonia 101 milioni di sterline all’anno.
La restituzione delle isole, controllate da Londra per oltre 50 anni, era da tempo caldeggiata a livello internazionale dalle risoluzioni dell’ONU. Negli ultimi mesi, l’accordo è stato più volte messo in discussione a causa dei cambi di amministrazione sia negli Stati Uniti che a Mauritius.
Londra, inoltre, era stata precedentemente criticata per aver espulso gli abitanti delle Chagos quando ne mantenne il possesso dopo l’indipendenza di Mauritius nel 1968.
A farne le spese sono sempre stati gli abitanti delle Chagos. Oggi molti di loro vivono sparsi fra Mauritius, le Seychelles e il Regno Unito, ma non hanno mai smesso di reclamare il diritto a tornare nella terra dei loro avi: un sogno che sembra non potersi ancora avverare.