L’opera dell’artista francese Niki de Saint Phalle incanta, da anni, viaggiatori di tutto il mondo. Si tratta di un posto magico e mistico nel cuore della Toscana che tutti dobbiamo vedere e vivere almeno una volta nella vita.
Si chiama Giardino dei Tarocchi e ai più attenti non sfuggirà la profonda connessione di questo con il Parc Guell. La stessa artista infatti, ha preso ispirazione proprio dall’opera paesaggistica di Gaudì per disegnare il parco che oggi ospita 22 sculture ispirate ai tarocchi.
Niki de Saint Phalle ha dato via al progetto del Giardino nel 1977, ci sono voluti più di 17 anni per trasformarlo in quello che è oggi grazie al contributo di grandi scultori contemporanei che hanno realizzato le 22 figure imponenti che oggi caratterizzano il parco.
Negli anni 2000 Niki si trasferisce negli Stati Uniti ma non abbandona mai il suo giardino. Proprio in quel periodo infatti progetta un labirinto ma nel 2002 l’artista muore a La Jolla, in California. Secondo il suo volere, il Giardino dei Tarocchi doveva finire al momento della sua morte. L’8 Luglio 2002 la Fondazione Il Giardino dei Tarocchi è riconosciuta ufficialmente da parte delle Regione Toscana.
Il Giardino dei Tarocchi è una piccola città caratterizzata da enormi sculture immerse in un paesaggio suggestivo e selvaggio che si estende ai piedi della collina di Gravicchio. Le imponenti figure all’interno del parco, sono realizzate in acciaio e cemento e ricoperte da vetri, specchi e ceramiche colorate. Quando il sole brilla, le sculture si accendono ed è magia.
Il Giardino dei Tarocchi si presenta come una sorta di percorso iniziatico che si richiama ad illustri precedenti, tra cui, oltre al Parco Guell, anche Bomarzo, il Palazzo Ideale di Ferdinand Cheval nella Drome, le Torri di Watts di Simon Rodia di Los Angeles. Varcata la soglia, la strada sterrata sale fino alla grande piazza centrale occupata da una vasca e sovrastata dalle figure della Papessa e del Mago, i primi arcani maggiori dei Tarocchi che segnano l'inizio del percorso.
Questo mondo fantastico fuori dall’ordinario, è un vero e proprio omaggio all’universo femminile. Lo dimostra la scultura della Sacerdotessa e l’imponente statua dell’imperatrice. A proposito di quest’ultima, più che una struttura, si tratta di uno scrigno occulto che nasconde l’abitazione in cui la stessa Niki visse durante la realizzazione del giardino.
Nel 1997, Niki de Saint Phalle ha costituito la Fondazione Il Giardino dei Tarocchi, il cui scopo è quello di preservare e mantenere l'opera realizzata dalla scultrice. il Giardino è stato aperto al pubblico il 15 maggio 1998. Visitando il parco si può notare che alcuni interventi non sono stati terminati e che una statua è incompiuta, a causa della malattia respiratoria che comportò la morte dell'artista nel 2002. La sua volontà era quella di non completare le parti che lei stessa non aveva realizzato.
All'opera hanno collaborato, tra gli altri, Ricardo Menon, amico ed assistente personale di Niki de Saint Phalle, e Venera Finocchiaro, ceramista romana. Le sculture più piccole del Giardino (la Temperanza, gli Innamorati, il Mondo, l'Eremita, l'Oracolo, la Morte e l'Appeso), realizzate a Parigi con l'aiuto di Marco Zitelli, sono state poi prodotte in poliestere da Robert, Gerard e Olivier Haligon. L'architetto ticinese Mario Botta, in collaborazione con l'architetto grossetano Roberto Aureli, ha disegnato il padiglione di ingresso, uno spesso muro di recinzione con una sola grande apertura circolare al centro, pensato come una soglia che divida il Giardino dalla realtà quotidiana.
Il parco è aperto tutti i giorni da aprile a ottobre. Il giardino si trova a Garavicchio, nei pressi di Pescia Fiorentina a Capalbio e dista dalla capitale romana, poco più di un’ora in automobile.