La nuova Piazza dei Cinquecento per il Giubileo

È stata inaugurata la nuova Piazza dei Cinquecento a Roma, davanti a Stazione Termini: un nuovo terminal bus, un molo per i taxi, più parcheggi, aree drop off e nel futuro anche un arboreto.

Pubblicato: 15 Gennaio 2025 14:07

Grazia Cicciotti

Giornalista

Viaggia da sempre, a volte per piacere altre volte per indole. Ha vissuto (quasi) in tutta Italia, con qualche sosta in Europa e oltreoceano.

Le celebrazioni del Giubileo 2025 hanno regalato un nuovo volto a Piazza dei Cinquecento, il piazzale antistante la stazione Termini, snodo fondamentale per tutti gli arrivi e le partenze dalla Capitale. L’intervento di riqualificazione – a carico del Gruppo FS Italiane – è stato eseguito da Anas (Gruppo FS) e ha coinvolto 80mila mq totali di superficie completamente riqualificata con materiali pregiati. Qualche dato: Piazza dei Cinquecento ora vanta 30mila mq di marmi e pietre, 20mila mq di sanpietrini, 10mila mq di cemento architettonico, 10mila mq di nuove aree di giardini e aiuole e 6mila mq di stese di asfalto. 

Materiali che in realtà trasformano la Piazza e le aree circostanti – Piazza della Repubblica, l’area delle Mure Serviane e delle Terme di Diocleziano – rendendole in primis più fruibile, oltre che più belle. Nella pratica – rispetto al passato – sono stati rimossi i chioschi ed è stato riorganizzato il verde dell’area (nel corso dell’anno sorgerà anche un arboreto). Ancora più importante è poi il nuovo disegno del terminal bus (un’area di 12mila mq) e quello del molo taxi, oltre a un nuovo sistema di piste ciclabili e ad un’area pedonale di 5mila mq.

Elena Balestri
Piazza dei Cinquecento

Le nuove isole per i bus, nuovi parcheggi e le aree drop off

«La vera sfida è stata la fase della cantierizzazione. – ci dice Paolo Nardocci, Responsabile Area Nuove Opere e Progettazione Struttura Territoriale Lazio presso ANAS – Abbiamo dovuto modificare le aree dei servizi della piazza, il capolinea bus e il molo taxi, per liberare gli spazi e realizzare il nuovo capolinea. È stato complesso perché la Piazza non può permettere un disservizio di trasporto collettivo e abbiamo dovuto progettare ingegneristicamente i servizi in provvisorio».

I miglioramenti fattivi riguardano – spiega sempre Nardocci – «la collocazione delle fermate bus su tre isole ben definite»: «In questo modo l’utente sa in quale isola andare, un po’ come funzionano gli aeroporti. – aggiunge – La collocazione degli autobus è particolare, perché è di taglio e non di traverso rispetto alla stazione. È stato fatto proprio per valorizzare la stazione stessa, garantendo una maggior visuale». Per quanto riguarda i parcheggi, infine, c’è una nuova piastra attiva (con 1500 posti e l’accesso diretto ai binari), mentre Via Marsala e Via Giolitti (le due uscite laterali della stazione) sono ora dotate di un’area drop off, «in linea con le maggiori stazioni europee», chiosa Nardocci.

Elena Balestri
Piazza dei Cinquecento

Nuove prese d’aria e materiali pregiati e innovativi

Aldo Isi, Amministratore Delegato ANAS, sottolinea poi che l’intervento maggiore ha riguardato la pavimentazione e ciò che c’è sotto Piazza dei Cinquecento. «C’è la metropolitana e infatti abbiamo prese d’aria nuove – commenta – e poi il nuovo terminal degli autobus ha questa trama bianca e nera fatta con materiali pregiati ma anche innovativi, tra cui il calcestruzzo architettonico». Del resto, rinnovare Roma è sempre una sfida proprio per quanto si può trovare sotto la superficie: il cantiere di Piazza dei Cinquecento non ha avuto un destino diverso. «Abbiamo rallentato per i ritrovamenti archeologici – dice ai nostri microfoni il sindaco Roberto Gualtieri – è stata ritrovata una dogana ottocentesca. Ma il Giubileo è una pratica ottimale proprio per la collaborazione tra i vari attori in causa, monitorando costantemente e accelerando i tempi».

Nessun ritardo significativo, ad ogni modo. I lavori possono infatti considerarsi ultimati al 91%: manca solo la parte centrale della piazza, e tutto sarà pronto entro l’estate del 2025. Tra gli interventi romani dedicati al Giubileo 2025, quello destinato al Piazzale della Stazione è del resto «il più ampio», come sottolinea Gualtieri, ed era necessario «mantenere la fruibilità senza interrompere il servizio». «Va sottolineato – dice ancora il sindaco – come questo lavoro ha mantenuto un rapporto con i binari, che idealmente proseguono all’esterno della stazione, e con l’architettura originaria dell’edificio del 1950. I materiali sono di pregio: travertino e basalti di Bagnoregio che si alternano con cromie che declinano fino alla strada. È un intervento di grande qualità sia per la fruizione dei servizi sia per l’uso della piazza, circondata dalle Terme di Diocleziano e dalle Mura Serviane».

Elena Balestri
I nuovi autobus di Roma

Termini, la porta di Roma

Ovvio che la Stazione di Termini sia – letteralmente e metaforicamente – una porta di Roma, «non solo logistica, ma anche operativa. – dice Gualtieri – Quando le persone arrivano, devono capire subito di essere a Roma e connettersi agli edifici di importanza storica e artistica che non hanno precedenti». In quest’ottica, Alfredo Mantovano – sottosegretario di Stato – evidenzia alcuni importanti dati storici: in primo luogo, una prima sistemazione di Piazza dei Cinquecento fu progettata in occasione del Giubileo del 1925 e realizzata poi per il Giubileo del 1950. In secondo luogo, la Stazione Termini è spesso il primo punto di arrivo dei Pellegrini: «L’arrivo deve essere un momento di accoglienza – commenta – e la sfida è non realizzare opere così belle solo in occasione del Giubileo. Altrimenti dobbiamo chiedere al Santo Padre di proclamarne uno all’anno».

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