Il Cairo, apre il più grande museo egizio al mondo

Il GEM, Grand Egyptian Museum, apre al pubblico. L’inaugurazione ufficiale con due nuove gallerie è attesa per luglio

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Maria Grazia Casella

Giornalista specializzata in Travel

Giornalista esperta di viaggi e turismo, ha fatto della passione per il viaggio una professione, che l’ha portata a visitare oltre 80 paesi in tutti i continenti.

Pubblicato: 18 Ottobre 2024 16:31Aggiornato: 18 Febbraio 2025 11:03

Il Grand Egyptian Museum (meglio conosciuto come GEM) ha aperto a fine 2024 le prime 12 sale dedicate all’antico Egitto, in attesa del grand opening previsto per il prossimo 3 luglio. Le gallerie del museo sono visitabili da un massimo di 4.000 persone al giorno, ma dopo l’inaugurazione ufficiale, che avverrà alla presenza di personalità, Capi di Stato e teste coronate (come ci ha raccontato il CEO dell’Egyptian Tourism Authority Amr Elkady) saranno molti di più coloro che potranno accedere al museo egizio più grande del mondo (non il pi antico perché il primo è stato il Museo Egizio di Torino), e ora anche il più bello.

Situato nei pressi delle famose Piramidi di Giza, il GEM è in costruzione da oltre un decennio e ha superato il miliardo di dollari di costo, ma per diversi motivi, tra cui la pandemia di Covid-19, l’apertura completa è stata più volte posticipata, anche se alcune sezioni erano già accessibili dal 2022, ma solo per tour parziali.

Il GEM è il più grande museo archeologico del mondo dedicato a una singola civiltà e ospita oltre 100.000 reperti dell’antico Egitto. Fiore all’occhiello della collezione è il tesoro completo di Tutankhamon, composto da oltre 5.000 manufatti, esposto per la prima volta integralmente dal 1922, anno della scoperta della tomba del faraone.

Grand Egyptian Museum (GEM)
Fonte: GettyImages
Statue di faraoni al Grand Egyptian Museum (GEM), Il Cairo, Egitto

Una collezione egizia unica

L’apertura parziale del GEM è stata un test per preparare il museo all’inaugurazione definitiva del 3 luglio, con lo scopo di identificare eventuali criticità operative, come il sovraffollamento di alcune aree. Nelle 12 sale espositive, organizzate per dinastia e ordine storico, sono esposti migliaia di manufatti che presentano aspetti diversi della società, della religione e della dottrina nell’antico Egitto. Le epoche rappresentate includono il Terzo Periodo Intermedio (1070-664 a.C.), il Periodo Tardo (664-332 a.C.), il Periodo Greco-Romano (332 a.C.-395 d.C.), il Nuovo Regno (1550-1070 a.C.), il Medio Regno (2030-1650 a.C.) e l’Antico Regno (2649-2130 a.C.).

Una delle sale più spettacolari è dedicata alle statue dell’Élite del Re, membri della famiglia reale e funzionari di alto rango che prestavano servizio nell’esercito, nel sacerdozio e nel governo. Inoltre, il museo accoglie la statua di Ramsete II, trasferita nella sua nuova sede ovvero hall del GEM. Un’altra attrazione imperdibile è la sala speciale dedicata ai 30 sarcofagi di “Al-Assasif”, scoperti nel 2019 presso la necropoli omonima a Luxor, appartenenti a uomini, donne e bambini, tutti in condizioni eccezionali, con colori vividi e motivi decorativi intatti.

Grand Egyptian Museum (GEM)
Fonte: GettyImages
I tesori del Grand Egyptian Museum (GEM), Il Cairo, Egitto

Grand Egyptian Museum: un dono per tutto il mondo

Dal 2022, alcune aree del GEM, come la maestosa scala di sei piani con vista sulle Piramidi di Giza e l’area commerciale, sono aperte al pubblico, offrendo la possibilità di ammirare monumenti e manufatti, tra cui sarcofagi e statue. Tuttavia, altre sezioni, inclusa la collezione di Tutankhamon, sono state aperte in momenti successivi.

Le sale sono dotate delle più avanzate tecnologie, con presentazioni multimediali che illustrano la vita dei faraoni e il modo di vivere nell’antico Egitto. Una delle sale utilizza la realtà virtuale per spiegare l’evoluzione delle pratiche funerarie egizie. “Il museo non è solo un luogo per esporre reperti, ma vuole anche attrarre i più giovani per farli appassionare alla storia dell’antico EgittoÈ un dono per tutto il mondo,” ha dichiarato Eissa Zidan, direttore generale per il restauro e il trasferimento delle antichità del museo, all’agenzia AP.

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Fonte: @_Egyptian Tourism Authority
La hall del GEM al Cairo

Il complesso del museo copre un’area di 100.000 metri quadrati, di cui 45.000 destinati all’esposizione, mentre il resto ospita una biblioteca specializzata in egittologia, un centro conferenze, laboratori di restauro, un cinema tridimensionale, ristoranti, negozi e parcheggi. La facciata è ispirata alla forma dei triangoli, richiamando simbolicamente le piramidi, in accordo con una teoria matematica di uno scienziato polacco che tratta della divisione infinita del triangolo.