Trascorrere una notte nell’hotel di “Shining”: l’esperienza da vivere

Lo Stanley Hotel è divenuto la Mecca degli amanti del genere horror che accorrono numerosi per scoprire cosa nasconde questo luogo infestato dai fantasmi

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Ilaria Santi

Giornalista & reporter di viaggio

Giornalista, viaggia fin da quando era bambina e parla correntemente inglese e francese. Curiosa, autonoma e intraprendente, odia la routine e fare la valigia.

Aggiornato: 28 Aprile 2025 13:34

Lo Stato Americano del Colorado è pieno zeppo di città fantasma, suggestive e spaventose, abbandonate una volta conclusasi la corsa all’oro. Non sorprende, quindi, che sia anche il luogo preferito da Stephen King, uno dei più celebri autori di letteratura horror che, siamo certi, non ha bisogno di presentazioni.

È proprio qui, nel cuore delle Montagne Rocciose a Estes Park, che possiamo scoprire un luogo iconico nel cinema, tanto caro ai registi quanto ai viaggiatori appassionati di cineturismo. Stiamo parlando dello Stanley Hotel, un albergo di 142 camere in stile coloniale inaugurato nel 1904.

L’hotel di Shining esiste davvero: dove si trova

È stato proprio questo hotel a ispirare, nel 1977, il suo best seller The Shining (mentre la location in cui è stato girato il film di Stanley Kubrick del 1980 con Jack Nicholson è il Timberline Lodge, che si trova nello Stato dell’Oregon, vicino a Portland, un edificio oggi protetto dagli Stati Uniti d’America). La miniserie televisiva Shining del 1997 è stata invece girata proprio nell’hotel. Nel libro e nel film l’hotel si chiama Overlook Hotel.

Ma ci si può dormire? Assolutamente sì, e l’esperienza è da brividi. Sul canale 42 delle Tv nelle camere dell’hotel, infatti, viene trasmesso continuamente il film di Kubrick.

Com’è dormire all’interno dell’hotel di Shining

L’hotel è divenuto la Mecca degli amanti del genere horror che accorrono numerosi da ogni parte del mondo per scoprire cosa nasconde questa proprietà infestata e desiderosi di assistere in prima persona a qualche attività paranormale. Vengono anche organizzati dei ghost tour.

L’ampia finestra in cima alla grande scalinata da cui soffiano le correnti provenienti dalle montagne e i cunicoli che si trovano nelle fondamenta dell’edificio sono responsabili delle terribili leggende e delle storie di fantasmi che si raccontano da queste parti.

Anche Stephen King ha subito il fascino da brividi di questa struttura, e da lei si è lasciata ispirare. Quando, infatti, vi trascorse una notte in compagnia della moglie nel 1974, e più precisamente nella stanza 217, scoprì che erano gli unici ospiti dell’hotel. Cenarono in una sala da pranzo completamente vuota allietati dalla musica classica. “Era come se Dio mi avesse messo lì per sentire e vedere quelle cose”, aveva raccontato King.

Quella stessa notte, mentre dormiva, l’autore fece un sogno: “Sognai mio figlio di tre anni che correva lungo i corridoi guardandosi alle spalle, gli occhi spalancati e lanciando terribili grida. Era inseguito da una manichetta anti-incendio. Mi svegliai di sobbalzo urlando, tutto sudato e per poco non cadevo dal letto. Mi alzati, accesi una sigaretta, mi sedetti su una sedia guardando fuori dalla finestra in direzione delle montagne e, quando ebbi finito di fumare, avevo il canovaccio del libro bene impresso nella mia mente”.

Così nasceva l’Overlook Hotel nella mente dello scrittore. Un hotel diventato leggenda e attrazione turistica imprescindibile. Chi ha il coraggio di dormire qui?