San Cosimato a Vicovaro, il convento di “Suburra 3”

Adagiato su una rupe, il Convento di San Cosimato a Vicovaro è stata una delle location di "Suburra 3" che ha conquistato gli spettatori: scopriamolo insieme

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SiViaggia

Redazione

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Aggiornato: 17 Giugno 2025 17:37

C’è un luogo che ha conquistando il cuore di tutti gli appassionati di “Suburra”, comparso nella terza e ultima stagione di una delle serie italiane più amate. Si tratta dello splendido Convento di San Cosimato a Vicovaro, a non troppa distanza da Roma.

È qui che si rifugia la moglie del politico Amedeo Cinaglia (impersonato dal bravissimo attore Filippo Nigro) insieme ai suoi figli e a causa di un brusco litigio con il marito. Ed è proprio in questo santuario che prendono vita pensieri e preghiere sull’esistenza. Scopriamo più da vicino questo gioiello italiano.

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Sotterranei di Roma
Il Convento di San Cosimato – Ph: @Sotterranei di Roma

La storia del Convento di San Cosimato a Vicovaro

Il Convento di San Cosimato, a poca distanza dal borgo di Vicovaro, a circa 44 km da Roma,  sorge su di una rupe che domina l’intera Valle dell’Aniene, godendo di un panorama davvero incredibile. Le sue origini si perdono nella notte dei tempi: già nel VI secolo la zona ospitava un monastero, che venne distrutto dai barbari e dai saraceni. Il nome sembrerebbe essere una contrazione dei nomi dei santi Cosma e Damiano.

L’attuale convento venne edificato nel 1727 in sostituzione di quello più antico. A fianco è posta la chiesa, situata un livello più basso. Per realizzare ulteriori celle, si decise di coprire a volta l’area compresa tra la chiesa ed il convento. Nel X secolo, l’area trovò nuova vita con la costruzione di una splendida abbazia cluniacense. Il santuario visse ancora periodi alterni, dopo essere stato abbandonato e finalmente riscoperto nella sua incredibile bellezza.

Nel 1925, il complesso venne affittato ai frati e nel 1936, grazie al Podestà di Vicovaro, Antonio Santini, tornò definitivamente ai frati della Provincia Romana, come ricordato da una lapide in marmo, presente all’interno dell’attuale Oasi Francescana. Iniziarono così nuovi lavori di restauro, continuati tra gli anni Cinquanta e Settanta e successivamente nel periodo del Giubileo del 2000. In quegli anni il Convento si è trasformato lentamente in luogo di accoglienza, diventando un complesso ricettivo curato dai frati fino alla fine del 2005, quando la gestione venne affidata a una cooperativa sociale del luogo.

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Il Convento di San Cosimato – Ph: @Sotterranei di Roma

Visita al Convento di San Cosimato

Riportato ai suoi antichi fasti, il convento si presenta circondato da alti cipressi e immerso nel silenzio della natura più rigogliosa. Sotto il porticato, tre lunette descrivono episodi di contrasto tra i re cristiani e i saraceni. Vi è ricordato l’assedio dei saraceni, sventato dall’intervento di Santa Chiara che mostra l’Eucaristia agli infedeli e li mette in fuga.

Al suo interno. il convento ospita pregevoli opere d’arte, in particolare affreschi raffiguranti storie francescane e benedettine.
Nel refettorio trova posto un’opera del precedente edificio: si tratta di una tela attribuita al pittore locale Antonio Rosati, in cui è rappresentata l’Ultima Cena, di impostazione tradizionale, con gli Apostoli attorno a un tavolo rettangolare.

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Il Convento di San Cosimato – Ph: @ Sotterranei di Roma

Le grotte e il paesaggio rupestre

A rendere il paesaggio ancor più affascinante sono le grotte, profonde cavità misteriose che si aprono nella rupe sottostante.
Fin dal 400 d.C. queste cavità naturali cominciarono a essere frequentate da piccoli gruppi di eremiti dediti alla preghiera e al distacco dalle cose terrene, che le scelsero attirati dalla natura selvaggia e dall’atmosfera mistica e solitaria che le circondava.

Scendendo una lunga scalinata accanto alla facciata della chiesa, cuore pulsante del complesso di San Cosimato, si raggiungono le grotte che ospitano l’oratorio di San Michele Arcangelo: sono aperture naturali rimodellate dall’uomo, sino alla creazione di complessi rocciosi dall’aspetto suggestivo.

Sono invece situate sotto il maestoso giardino, che si apre nella parte posteriore del convento, le incantevoli Grotte di San Benedetto. Oggetto di un’imponente opera di restauro, queste cavità sono inanellate una dopo l’altra lungo la scalinata che conduce, infine, al complesso rupestre della Cappella di San Benedetto: qui si trovano due altari, che da una grande apertura nella roccia godono di una vista mozzafiato sulla Valle dell’Aniene.

Visitare il Convento di San Cosimato a Vicovaro è un’esperienza entusiasmante, ancor di più se accompagnati da esperti che vi porteranno alla scoperta di ogni più piccolo segreto di questo incantevole complesso architettonico. Vi sono varie organizzazioni che possono regalarvi emozioni uniche: l’associazione no profit Sotterranei di Roma, ad esempio, vi guiderà tra i tesori del santuario per un’avventura mozzafiato.

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L’Eremo di San Benedetto – Ph: @Sotterranei di Roma