Dal 5 marzo è possibile guardare su Netflix la nuova serie divisa in sei episodi Il Gattopardo, basata sull’omonimo romanzo del 1958 di Giuseppe Tomasi di Lampedusa. La miniserie con protagonisti Kim Rossi Stuart, Benedetta Porcaroli, Deva Cassel e Saul Nanni, arriva sulle piattaforme di streaming quasi 62 anni dopo la storica trasposizione che ne fece Luchino Visconti, il cui film fu presentato al Festival di Cannes nel 1963.
La storia segue il personaggio immaginario di Don Fabrizio Corbera, Principe di Salina, e della sua famiglia aristocratica tra i tumulti sociali della Sicilia del XIX secolo. Al centro della serie c’è Don Fabrizio Corbera (Kim Rossi Stuart), che conduce una vita immersa nella bellezza e nel privilegio. Ma, quando l’unificazione d’Italia minaccia di smantellare l’aristocrazia siciliana, Fabrizio si impegna a proteggere la sua stirpe, anche combinando un matrimonio tra la ricca e bella Angelica (Deva Cassel) e suo nipote Tancredi (Saul Nanni), rischiando di spezzare il cuore della sua amata figlia Concetta (Benedetta Porcaroli).
Ma quali sono i luoghi che fanno da sfondo alle vicende della serie? Scopriamoli insieme in questo viaggio che ci porterà tra Roma e la Sicilia.
Le scene della serie girate a Roma e Torino
A differenza del film di Visconti, girato interamente in Sicilia, la miniserie ha aggiunto anche Roma tra le location. La Capitale ha fornito le atmosfere perfette per girare molte scene degli interni, allestiti con grande cura e prestando attenzione a ogni singolo dettaglio scenografico. La produzione ha selezionato diverse ville e palazzi, arredandoli con tessuti consumati dal tempo, come Villa Parisi a Frascati, per la scena che vede i Salina e i Sedara cenare insieme, mentre alcune scene di ballo sono state girate a Palazzo Chigi.
Sempre nel Lazio, è stato usato anche il piccolo borgo di Mandela, nel cuore della Valle dell’Aniene: un tempo feudo dei marchesi De Gallo, è stato trasformato in un set per girare alcune scene sfruttando le atmosfere del suo centro storico. Inoltre, la produzione ha utilizzato anche alcuni scorci di Tivoli, in particolare nel centro storico: si tratta di una città millenaria ricca di fascino dove sono presenti anche tre meravigliose ville, due delle quali riconosciute Patrimonio UNESCO.
Prima di volare in Sicilia, il cast si è spostato a Torino che, con i suoi scenari urbani eleganti, ha offerto l’atmosfera perfetta per ricreare la maestosità dei tempi passati. In particolare, le location impiegate sono Piazza Carignano, Via Carlo Alberto e Piazza Palazzo di Città. Per gli interni, invece, sono stati utilizzati il Museo Nazionale del Risorgimento e l’aula della Camera dei deputati del Parlamento subalpino.
Le location de Il Gattopardo in Sicilia
La location più importante di tutte, però, resta la Sicilia. A Palermo, città dello scrittore Giuseppe Tomasi di Lampedusa, alcune scene sono state girate a Palazzo Comitini, che nella serie rappresenta Villa Salina. In particolare è stata usata la grande Sala Martorana (dal nome del pittore Gioacchino Martorana), impreziosita da affreschi e da un elegante pavimento in maioliche tipiche, lo scenario in cui vedrete svolgersi le colazioni e i pranzi di famiglia. Si tratta di un edificio risalente alla seconda metà del Settecento, creato dall’architetto Nicolò Palma.
Alcune scene sono state girate anche a Catania, precisamente a Palazzo Biscari, uno dei più importanti della città. Ancora oggi abitato dai discendenti dei principi Biscari, risale alla fine del ‘600, citato anche in uno scritto di Goethe.
Tra le location siciliane compare anche Villa Valguarnera a Bagheria, con i suoi ampi giardini, utilizzata per ricreare le atmosfere ottocentesche del romanzo, e i calanchi di Cannizzola, situati a Pietralunga, che hanno fatto da sfondo a un viaggio in carrozza della famiglia verso il borgo di Donnafugata, dove si rifugiavano per evitare il caldo torrido di Palermo.
Infine, le scene ambientate nella fittizia Donnafugata sono state ricreate a Siracusa, sull’isola di Ortigia: qui hanno ricostruito il borgo rurale in cui la famiglia Salina si reca in villeggiatura, con edifici d’epoca che si affacciano su strade acciottolate.