L’Abbazia di San Vito Martire, suggestiva location di Lolita Lobosco

Un luogo leggendario e dalla storia incredibile diventa protagonista della serie Tv RAI di successo con Luisa Ranieri

Foto di Ilaria Santi

Ilaria Santi

Giornalista & reporter di viaggio

Giornalista, viaggia fin da quando era bambina e parla correntemente inglese e francese. Curiosa, autonoma e intraprendente, odia la routine e fare la valigia.

Pubblicato: 15 Marzo 2021 14:04

Nella sigla e nel terzo episodio della serie Tv RAI “Le indagini di Lolita Lobosco“, intitolato “Spaghetti all’assassina”, in cui l’attrice Luisa Ranieri interpreta il vicequestore di Bari Lolita Lobosco, appunto, un edificio dall’architettura incredibilmente affascinante colpisce lo sguardo del telespettatore.

È l’Abbazia di San Vito Martire che si trova alle porte di Polignano a Mare, una delle località turistiche più famose della Puglia. L’abbazia è anche la principale attrazione artistica di questa piccola località.

L’Abbazia di San Vito Martire

Costruita proprio a ridosso del porticciolo e affacciata direttamente sul mare, l’abbazia sorge proprio a ridosso del porticciolo. Di origine benedettina, è stata edificata nel X secolo sopra una cappella dove si custodivano le ossa del Santo. Dal XVI secolo, fu la dimora dei frati minori conventuali dei SS. Apostoli e nel 1785 diventò di proprietà del Regio Demanio. Nel 1866 lo Stato la vendette ai marchesi La Greca, tutt’oggi proprietari dell’edificio, mentre la chiesa è di proprietà del Fondo di Edifici di Culto del ministero degli Interni.

L’elegante abbazia che si ammira oggi è il risultato di aggiunte architettoniche avvenute nel corso dei secoli. Ma ad affascinare sono soprattutto le eleganti forme barocche, come la scenografica scalinata esterna che dalla corte conduce al loggiato con affaccio sul mare, l’enorme portico sulla facciata principale, scandita dalle scenografiche logge con arcate a tutto sesto, il transetto sormontato da una piccola cupola circolare, il campanile ricavato nella torre finemente lavorata nello stile del Barocco leccese e il piccolo chiostro interno con il pozzo.

La leggenda dietro l’abbazia

Ma c’è chi crede che la sua nascita sia legata a una leggenda che narra di una nobildonna di Salerno che, mentre stava annegando nel fiume Sele, venne miracolosamente salvata da San Vito che le avrebbe chiesto di far traslare il suo corpo in Puglia. Le reliquie sante resero prospero questo luogo e fu così che fu fondata l’abbazia.

Le altre location di Lolila Lobosco

Il resto della fiction “Le indagini di Lolita Lobosco” è ambientata principalmente a Bari e a Bari vecchia, dove abita la stessa Lolita, protagonista, con i suoi vicoletti e le sue piazze, di questo incantevole set un po’ stile Anni ’60, a partire dall’automobile che guida la protagonista, una Bianchina rossa, fino ai banchetti di frutta e verdura alla biancheria stesa al sole della Puglia ad asciugare.