On the road nel Sud della Spagna: le tappe di un viaggio all’avventura

Quattro tappe lungo il sud della Spagna, alla scoperta di luoghi in cui la storia si intreccia e regala meraviglie indimenticabili: Malaga, Siviglia, Granada, e Valencia

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Virginia Leoni

Giornalista specializzata in Travel

Giornalista pubblicista, classe 1981, attraverso lo schermo del suo pc viaggia in tutto il mondo... e poi lo racconta.

Pubblicato: 10 Giugno 2025 19:08

Liberi, scegliendo la prossima meta aprendo la cartina, girovagando con lo spirito pieno di curiosità e la voglia di conoscere luoghi nuovi. Sono i viaggi on the road, quelli che verranno per sempre custoditi tra i ricordi come i più divertenti e spensierati.

Si possono fare in tantissimi luoghi del mondo, ma una delle mete più affascinanti è senza dubbio il sud della Spagna, toccando quattro città diversissime tra loro, ma accomunate dal calore che si respira in questi luoghi, da una cultura viva, dai sapori intensi e da una storia intrigante che si scorge a ogni passo.

Si può partire dall’Italia e viaggiare verso la prossima meta già in automobile, oppure scegliere di raggiungere una delle città della Spagna in aereo per poi affittare un mezzo. Il tour raccontato è stato fatto e parte da Malaga, raggiunge Sviglia, si allunga a Granada, per poi concludersi a Valencia.

La Spagna è una continua scoperta, un luogo di grande bellezza, in cui si viene accolti e ci si sente a casa. Un posto che fa subito venire in mente momenti spensierati, scenari straordinari e la voglia di divertirsi.

Scoprirla on the road è qualcosa di magico, perché permette di vederla mutare sotto i nostri occhi: il paesaggio si sussegue e cambia, permettendoci di percepire anche la vastità degli spazi, i luoghi diversi, la natura che cambia.

Prima tappa: Malaga, tra mare, cultura e storia

Malaga e i dintorni sono tutti da scoprire: partiamo da questa grande città, che è un mix inebriante di epoche differenti e di dominazioni diverse. Dalla fondazione avvenuta nel VII a.C. per mano dei fenici, che qui avevano dato vita a una colonia, fino al passaggio probabile dei greci, a quello cartaginesi, dei romani, che la fecero diventare città confederata, e all’arrivo dei visigoti nel V secolo. Poi è stata la volta dell’impero arabo e poi quello cristiano. Un passato ricco che si può “leggere” camminando per le sue strade e andando alla scoperta di alcuni dei suoi luoghi simbolo.

Tra le meraviglie da vedere vi è il teatro romano realizzato nel I secolo e usato fino al III: parte dei materiali con cui era stato edificato sono stati riutilizzati dagli arabi per realizzare l’Alcazaba, anch’essa tappa obbligata in città e nella stessa zona. Si tratta di un palazzo fortezza innalzato nel periodo della dominazione islamica, prima come fortificazione e poi come sede del governo della città. Il castello di Gibralfaro, invece, databile nel XIV secolo è stato costruito a scopo difensivo per l’Alcazaba e permette di ammirare la città dall’alto.

Vi sono poi la cattedrale cittadina, innalzata nella prima metà del 1500, la casa dove è nato Pablo Picasso (visitabile) e il museo a lui dedicato. Da non perdere anche l’area del porto dove è stato realizzato un suggestivo giardino botanico di nome Parque o il Centre Pompidou che si trova nel porto cittadino ed è un edificio davvero interessante. Immancabili le spiagge come quella di La Malagueta, che è vicinissima al centro e molto ampia. Oppure vale la pena uscire dalla città e dirigersi verso località come Nerja location davvero pittoresca con una bellissima terrazza sul mare, nota come Balcon d’Europa, da cui godere di una vista favolosa. Le spiagge sono qualcosa di magico.

Vita notturna vivace, tanti locali dove assaggiare tapas, Malaga non è nemmeno troppo distante da Gibilterra per chi vuole spingersi oltre. Vale la pena fermarsi qui almeno due giorni: uno per scoprire la città e uno da dedicare al mare.

Malaga: on the road nel sud della Spagna
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Malaga: viaggio on the road nel sud della Spagna

Seconda tappa: Siviglia culla di arte, cultura e divertimento

Città densamente abitata, Siviglia è la culla dell’arte e della cultura del sud della Spagna. Un luogo in cui perdersi tra incredibili bellezze: dai monumenti, alle piazze che caratterizzano la sua struttura urbanistica, fino ai giardini. Tra l’altro vi sono alcuni siti che son stati iscritti nella lista dei patrimoni dell’Umanità Unesco, il che rende questa grande città il posto ideale per chi cerca bellezza, passato, ma anche divertimento che a Siviglia non manca mai.

Si trova a circa due ore e venti di distanza da Malaga e ha una storia antica: basti pensare che un primo insediamento della zona è databile intorno al VIII secolo a. C.

Tante le tappe imperdibili vi sono alcuni dei simboli cittadini. Come la Giralda, che svetta con i suoi 103 metri di altezza sulla città: prima minareto della moschea, poi torre campanaria della cattedrale. Edificata tra il 1171 e il 1198, è stata oggetto di mutamenti nel corso del tempo. La Cattedrale di Siviglia (Catedral Metropolitana de Santa María de la Sede de Sevilla), poi, è imponente e magnifica, e reca i resti della precedente moschea (la già citata Giralda e il Cortile degli Aranci). La sua costruzione è iniziata sul finire del XIV secolo e si è conclusa nel 1506, con ulteriori interventi nel corso dei secoli. Al suo interno vi è il mausoleo di Cristoforo Colombo. Tra i simboli cittadini non si deve dimenticare la Torre del Oro, realizzata nel XIII secolo.

Qui si fondono arte islamica, gotica, rinascimentale e barocca: stiamo parlando dei Real Alcázar che ci fanno sentire sospesi nel tempo, in tante epoche diverse, e in un luogo dal fascino che si perde nella notte dei tempi.

Piazza di Spagna, poi, è un capolavoro a cielo aperto: si trova poco distante dalla Real Alcázar, all’interno del Parco de María Luisa, ed è stata realizzata per l’Esposizione Iberoamericana del 1929. Tra le sue caratteristiche lo stile che si rifà al Rinascimento, mescolato con alcuni delle caratteristiche tipiche di Siviglia come mattoni, ceramiche e ferro battuto. Qui si può fare un giro in barca lungo il canale.

E poi non mancano quartieri imperdibili, che sono un vero e proprio dedalo di strade e pizzette, come Santa Cruz, oppure altre piazze Plaza de Toros de la Maestranza. Siviglia è un mix di culture, quelle che hanno inciso il loro segno nel passato della Spagna, una città in cui la modernità è arrivata (basti pensare al Metropol Parasol da dove, tra le varie cose, si gode di una splendida vista), ma è anche un luogo dai sapori unici che vale la pena assaggiare. Per visitare la città ci vogliono tre giorni circa, in base a quanto si desidera vedere.

Una cosa è certa, sarà difficile dimenticarla. Ma ad aspettarci c’è la prossima tappa: Granada.

Siviglia Plaza de Espana
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Siviglia, la suggestiva Plaza de Espana

Terza tappa: Granada, l’anima incredibile di questa città

A circa due ore e trenta di automobile, viaggiando nell’interno dell’Andalusia, si raggiunge Granada città incredibilmente affascinante in cui si sente ancora palpitante la dominazione araba.

Posta ai piedi della Sierra Nevada, è stata particolarmente importante durante il dominio islamico, diventando una città fondamentale dal punto di vista commerciale, mentre sotto il sultanato dei Nasdridi è stato un centro vivace per l’ economia, la cultura e e la società.

Il suo centro è un insieme di capolavori che levano il fiato, in cui sembra di respirare l’anima del passato della città, i vari domini che si sono susseguiti e che l’hanno plasmata restituendo un luogo di grande bellezza e fascino. Tra le mete imperdibili c’è ovviamente l’Alhambra, realizzata nel 1232, suddivisa in diverse zone e di grandissime dimensioni. Bellissima da visitare scoprendo le stanze, i cortili, i giardini e l’acqua che scorre tra canalette e fontane, è composta da La Alcazaba (la parte più antica), i Palacios Nazaríes e gli edifici interessanti come Palacio de Carlos V. Imperdibili anche la villa e i giardini del Generalife, residenza estiva dei Nasridi

Da non perdere anche il Corral del Carbon, El Banuelo ovvero dei bagni arabi, il Palazzo della Madraza, la cattedrale cittadina e il quartiere dell’Albaicin, dove perdersi fra le strette strade e che insieme all’Alhambra e al Generalife sono stati dichiarati Patrimoni dell’Umanità Unesco. Granada, o per lo meno i punti più importanti, si possono visitare in due giorni circa.

Granada on the road sud Spagna
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Granada, tappa on the road sud Spagna

Quarta tappa: Valencia, una città proiettata al futuro

La quarta e ultima tappa è più lontana e per raggiungerla si deve compiere un lungo tratto di strada. Ma ne vale la pena. Da Granada è bene partire la mattina abbastanza presto per raggiungere dopo circa cinque ore di tragitto Valencia. Una città che sembra essere proiettata nel futuro, anche se non manca un interessante centro storico ricco di attrattive. Come altre location nel suo passato ci sono state dominazioni diverse come quella romana, sono stati loro a fondare la città, poi l’arrivo dei visigoti, degli arabi e poi degli aragonesi.

Un centro urbano con tante anime: quella storica e quella moderna. Per seguire le tracce del suo passato si può ammirare la Cattedrale, costruita al posto della moschea e consacrata nel 1238: il suo campanile, chiamato Micalet, è uno dei punti da raggiungere per ammirare la città dall’alto. Sempre molto antiche anche la chiesa di Santa Caterina, la chiesa dei Santi Giovanni e quella di San Nicola di Bari e San Pietro Martire con i suoi suggestivi affreschi. Tappe imperdibili anche l’antico palazzo Loggia della Seta (patrimonio dell’Umanità Unesco), Plaza de toros – un’arena realizzata a metà del 1800 – e le Torres de Quart.

La Valencia moderna porta la firma di grandi architetti, che qui hanno plasmato luoghi ed edifici molto scenografici. Come il parco oceanografico di Valencia, realizzato nel parco che un tempo ospitava il letto del fiume Turia, poi deviato. Al suo posto si trova il Jardì de Turia, parco di 136 ettari ricco di meraviglie. L’acquario, il più grande d’Europa, si trova al suo interno e nella Città delle Arti e delle Scienze, un’area che è stato plasmata da Santiago Calatrava e Felix Candela. Qui si trovano il Palau de les Arts Reina Sofia, l’Hemisferic, l’Umbracle e il Museu de les Ciencies Princep Felip, solo per citarne qualcuno.

Valencia va girata ed esplorata, meglio ancora se a piedi per assorbirne l’essenza più vera: passeggiare nel parco moderno di sera, ad esempio, è un’esperinza difficile da dimenticare. Inoltre qui si deve assaggiare la famosa paella e si possono trascorrere anche delle belle giornate in spiaggia, ad esempio quella della Malvarrosa.

 

Valencia: on the road Spagna
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Valencia: tappa on the road in Spagna