I romani lo conoscono tutti, si tratta del Passetto di Borgo e a dicembre 2024, dopo 6 anni di lavoro di restauro, ha riaperto ufficialmente. Una passeggiata suggestiva lungo 1 chilometro che collega Castel Sant’Angelo e il Vaticano. Un luogo iconico, ricco di storia, che in passato è servito ad alcuni esponenti della chiesa per fuggire in momenti di pericolo. Il passaggio è simbolo di storia e architettura: passeggiando si passa agilmente dal suggestivo colonnato del Bernini e dalla cupola di Michelangelo fino ad arrivare a Borgo Sant’Angelo.
Non solo un percorso per le ronde papali però, era un vero e proprio passaggio segreto per fuggire dalle stanze papali all’interno della fortezza: tra i primi ad “inaugurarlo”? Clementino VII nel 1527. Oggi il passaggio torna attivo dopo un importante opera di restauro: ma cosa c’è da sapere sul Passetto di Borgo a Roma?
Indice
La storia del Passetto di borgo
I local lo soprannominano “er coridore de Borgo”: si tratta di un vero e proprio corridoio sopraelevato e fortificato che collega il Palazzo Apostolico del Vaticano a Castel Sant’Angelo. All’interno delle mura vaticane si snoda fino a via Borgo Sant’Angelo ed è nato in primis come passaggio segreto per scopi difensivi. È stato costruito ai tempi del barbaro Totila che ne 547 ha accampato una sua area proprio qui.
I lavori di fortificazione sono iniziati più tardi e inglobati per essere perfezionati grazie all’intervento di papa Leone IV nell’852. Il suo obiettivo primario era proteggere la basilica di San Pietro e gli edifici circostanti. Durante il medioevo, però, sono intervenuti con alcune opere di costruzione e restauro. Niccolò III nel 1277, secondo le voci autorevoli degli studiosi, ha modificato il Passetto fino a dargli la forma che conosciamo oggi. Gli interventi successivi non sono mancati, prima per opera di Bonifacio IX, poi completati sotto l’antipapa Giovanni XXIII tra il 1389 e il 1415. Le ultime modifiche sono avvenute con i papi Niccolò V, Sisto IV e Alessandro VI che si sono occupati dell’aggiunta di camminamenti di ronda, torri di avvistamento e altre fortificazioni.

Cosa si vede passeggiando sul Passetto di Borgo
A disposizione ci sono visite che danno modo di scoprire il Passetto di Borgo con l’aiuto di guide turistiche esperte di Roma che forniranno tante curiosità storiche e artistiche. Percorrerlo dà modo di scrutare l’incredibile panorama su Roma con una delle viste più privilegiate: partendo da Castel Sant’Angelo, un mausoleo voluto dall’imperatore Adriano e con una mole circolare sormontata dalla statua dell’arcangelo Michele.
Si riconosce poi in modo netto Borgo Pio, uno dei quartieri di Roma più pittoreschi e autentici con stretti vicoli e palazzi storici. Ci si avvicina poi alla Città del Vaticano: qui a dominare la scena è “il cupolone” di San Pietro riconoscibile da qualsiasi punto panoramico della città eterna. Gli occhi più attenti potranno poi notare altri monumenti simbolo: il colonnato del Bernini che incornicia San Pietro, ad esempio.
Usato come via di fuga
Oltre alla protezione, è stato pensato e ideato come via di fuga per garantire al papa il modo di scappare dalle stanze e rifugiarsi a Castel Sant’Angelo in caso di pericolo. La storia ci racconta due episodi emblematici: nel 1494 Alessandro VI Borgia lo ha utilizzato per sfuggire alle truppe di Carlo VIII di Francia, nel 1527 invece è stato il papa Clemente VII a trovarlo utile durante il Sacco di Roma con la complicità delle guardie svizzere che si sono sacrificate per rallentare i Lanzichenecchi.
Non solo via di fuga però: è stato anche un luogo di passaggio per prigionieri di alto profilo. Tra i nomi più celebri Beatrice Cenci che sembra lo abbia percorso in catene prima dell’esecuzione nel 1599. Un gossip riguarda invece l’utilizzo del Passetto per incontrare le proprie amanti: il nome che è associato alle notti di passione è quello di Alessandro VI ma non ci sono fonti ufficiali che lo testimoniano.
Dalla fine del Cinquecento in poi ha perso la funzione difensiva e oggi, grazie alla sua riapertura visitando il Museo Nazionale di Castel Sant’Angelo è possibile ripercorrerlo godendosi una vista unica su Roma e scattando alcune foto ricordo perfette persino da condividere sui social.