Cosa visitare all’interno della Palazzina di Caccia Stupinigi a Torino

Tra i più bei monumenti di Torino, vi è l'antica residenza sabauda per la caccia e per le feste: ecco cosa vedere al suo interno

Pubblicato: 11 Maggio 2019 12:35Aggiornato: 23 marzo 2025 11:49

Francesca Pasini

Content writer & Travel Expert

Laureata in Gestione delle Arti e delle Attività Culturali, vive tra Italia e Spagna. Curiosa per natura, ama scrivere di storie che la appassionano.

Tra i monumenti più belli e più noti di Torino, non si può non menzionare la Palazzina di caccia di Stupinigi. Progettata da Filippo Juvarra, fu la residenza per le feste e per la caccia dei Savoia, ed è oggi aperta al pubblico col suo splendido parco.

Si trova a Nichelino, centro cittadino a soli 10 chilometri da Torino, ed è oggi una delle residenze sabaude più prestigiose del Piemonte, non a caso insignita nel 1997 del titolo di Patrimonio dell’umanità UNESCO.

Storia della Palazzina di Caccia di Stupinigi

Edificata a partire dal 1729 su progetto di Filippo Juvarra, uno degli architetti più rinomati del XVIII secolo, la Palazzina di Caccia Stupinigi si erge su quei terreni che Emanuele Filiberto donò all’Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro, oggi di proprietà della Fondazione Ordine Mauriziano, che si occupa della sua conservazione e della sua valorizzazione.

Quando è nata, la Palazzina era il punto di riferimento per le battute di caccia di casa Savoia in Piemonte, ma anche sede di molte feste e attività di svago. Qui si celebrarono importanti matrimoni, come quello tra Maria Teresa di Savoia e il conte Carlo Filippo d‘Artois, e incoronazioni di re e regine, come il re di Francia Carlo X, Vittorio Emanuele II e Maria Adelaide d’Asburgo Lorena. Negli oltre 31mila metri quadrati di struttura e 150mila di parco e aree verdi, hanno soggiornato influenti personalità dell’epoca, come lo zar di Russia Paolo I, il re di Napoli Ferdinando I di Borbone, Napoleone e Paolina Bonaparte, e la regina d’Italia Margherita di Savoia.

Dal XIX secolo Stupinigi è diventata inizialmente sede di un particolare giardino zoologico di animali esotici, con struzzi, canguri e Fritz, un elefante donato dall’Egitto. Poi, dal 1919 le sue sale hanno ospitato il Museo dell’Arredamento.

Cosa vedere a Stupinigi

Tra i complessi settecenteschi europei, la Palazzina di Caccia Stupinigi è tra le più spettacolari (non a caso è stata una delle location scelte per girare la serie evento Rai Il Conte di Montecristo del 2025). È stata riaperta al pubblico dopo importanti lavori di restauro, ed è oggi un vero e proprio museo coi suoi arredi originali, i dipinti e i capolavori di ebanisteria. Fu ampliata e poi completata da architetti del calibro di Benedetto Alfieri, Giovanni Tommaso Prunotto, Ignazio Birago di Borgaro, Ludovico Bo, Ignazio Bertola, ma è soprattutto la testimonianza del tardo Juvarra e di Alfieri, che si ispirarono al rococò internazionale delle grandi residenze europee.

La visita comincia dalla settecentesca Scuderia Juvarriana, dove si trova la scultura originale del cervo di Francesco Ladatte. Attraverso la biblioteca e l’anti Biblioteca si giunge al salone centrale, cuore della Palazzina, una sala ellittica posta all’intersezione della croce di Sant’Andrea (che ospita gli appartamenti reali). Da qui si accede all’Appartamento del Re, all’Appartamento della Regina, all’anti Cappella e alla Cappella di S. Uberto, freschi di restauro, e si raggiunge l’appartamento di Levante destinato ai Duchi del Chiablese. Alla fine del percorso si raggiunge la Sala da Gioco, in cui l’arredo segue il duplice filone delle cineserie e dei mobili dedicati allo svago.

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Sala interna della Palazzina di caccia di Stupinigi

Dal 2024, la Palazzina di caccia di Stupinigi è tornata ad ospitare la “carrozza di Napoleone”, testimonianza storica della presenza napoleonica nel Belpaese. Si tratta di una berlina di gala, un tipo di carrozza molto in voga all’inizio del XIX secolo, che probabilmente ha fatto parte del corteo che nel 1805 ha accompagnato Napoleone a Milano per l’incoronazione a Re d’Italia. Per l’occasione, fece una tappa a Stupinigi insieme alla moglie Giuseppina.

C’è poi il parco di Stupinigi, un giardino progettato nel 1740 da Michel Benard su modello dei giardini francesi, che nell’Ottocento perse gradualmente la sua geometria per trasformarsi in un parco paesistico in base allo stile introspettivo inglese. Lo si può ammirare in tutto il suo splendore dalle finestre del palazzo durante la visita.

Biglietti e orari

La Palazzina di Caccia Stupinigi può essere visitata dal martedì al venerdì dalle 10.00 alle 17.30; il sabato, la domenica e i festivi dalle 10.00 alle 18.30. L’ultimo ingresso è sempre mezz’ora prima dell’orario di chiusura. Rimane invece chiusa il lunedì.

Il biglietto costa 12 euro, 8 euro il ridotto. Per bambini e ragazzi dai 6 ai 18 anni accompagnati da un adulto il biglietto costa 5 euro, mentre è gratis per i bambini con meno di 6 anni e per persone con disabilità accompagnate. Sono previste diverse convenzioni e aperture straordinarie che potrete consultare facilmente sul sito ufficiale Ordinemauriziano.it.

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Palazzina di caccia di Stupinigi

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