Nell’immaginario comune la Repubblica Dominicana è spesso associata a spiagge paradisiache e resort all-inclusive, che richiamano turisti che hanno voglia di staccare e bisogno di comodità. In realtà la destinazione più popolare dei Caraibi ha molto di più da offrire e negli ultimi anni il paese ha investito significativamente nella promozione di un turismo culturale, enogastronomico e del benessere.
Santo Domingo, capitale del paese, è espressione di tutto questo. La sua Zona Coloniale, il quartiere storico dichiarato Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO, sta vivendo un importante progetto di riqualificazione che nel giro di un anno vedrà zone pedonali, case ristrutturate e la nascita di nuove attività ricettive, commerciali e culturali. Una visita che vale assolutamente la pena.
Indice
Dove si trova Santo Domingo
Santo Domingo si trova sulla costa meridionale della Repubblica Dominicana, affacciata sul Mar dei Caraibi. Fondata nel 1498 da Bartolomeo Colombo, fratello di Cristoforo Colombo, è la città più antica del Nuovo Mondo ancora abitata, vanto che i dominicani tendono a ricordare spesso, ricamando la storia con aneddoti, curosità e leggende.
Cosa vedere a Santo Domingo
Potrebbe essere sufficiente un solo giorno per visitare la capitale; ma ne vale anche due o tre, se si ha più tempo a disposizione, partendo dalla Zona Coloniale naturalmente.
Parque Colón e la Cattedrale Primada de América
La visita alla città antica non può che partire dal Parque Colón, una piazza ariosa, verde, costantemente animata da musica caraibica suonata dal vivo, dehors e artisti di strada. La piazza è dominata dalla statua di Cristoforo Colombo, opera dello scultore francese Ernest Gilbert, eretta nel 1887, nello stesso periodo in cui la Francia donò la Statua della Libertà agli Stati Uniti. ll dito della statua di Colombo punta n alto, verso la meta e, tra i locali, per indicare una cosa altamente improbabile si dice che succederà quando il dito di Colombo punterà verso il basso.

Di fronte, si erge la maestosa Cattedrale Primada de América, la prima cattedrale costruita nel Nuovo Mondo, consacrata nel 1541. La cattedrale, in stile gotico e rinascimentale, custodisce numerose opere d’arte e dettagli architettonici di pregio, tra cui portali scolpiti e navate maestose. È un luogo di grande importanza storica e religiosa, che racconta le prime fasi della cristianizzazione delle Americhe. Intorno alla cattedrale si possono notare grandi gargoyle costruiti per l’nterno, ma risultati poi troppo pesanti per il trasporto e lasciati fuori.

Sulla piazza si affacciano diversi dehor di cafè e ristoranti, e pare che quello all’incrocio a sinistra con la spalle alla cattedrale sia chiamato “il bar degli schizzati” perchè qui ci si veniva a consolare dopo discussioni o delusioni. Intorno alla piazza si aprono le vie con le casette coloniali basse e colorate, i negozi di pietre (ambra e larimar sono le più famose), di caffè e sigari per lo shopping.
Convento de los Dominicos e Universidad Santo Tomás de Aquino
Proseguendo lungo Calle Padre Billini, si incontra il Convento de los Dominicos, uno degli edifici religiosi più antichi delle Americhe, la cui costruzione iniziò nel 1510. Accanto al convento si trova l’Universidad Santo Tomás de Aquino, fondata nel 1538, considerata la prima università del Nuovo Mondo. Nella piazza antistante, spesso si tiene un mercatino artigianale dove è possibile acquistare prodotti locali e souvenir unici.

La Basilica Virgini de Alta Gratia e l’ospedale San Nicola di Bari
Poco distante dal cuore della Zona Coloniale si trovano i resti dell’ospedale San Nicola di Bari, considerato il primo ospedale costruito nelle Americhe. Edificato nel XVI secolo, fu un esempio avanzato di assistenza sanitaria per l’epoca. Le sue rovine oggi raccontano una pagina importante della storia sanitaria e architettonica coloniale.

Sempre in zona, merita una visita anche la Basilica de Nuestra Señora de la Altagracia, dedicata alla patrona spirituale del popolo dominicano. Anche se l’edificio attuale è più recente rispetto ad altri monumenti storici, rappresenta un simbolo molto amato e un punto di riferimento per la religiosità del paese.
Plaza de España, statua di Nicolás de Ovando e Alcázar de Colón
La Plaza de España è una delle piazze più ampie e suggestive della città. Al centro si trova la statua di Nicolás de Ovando, governatore che nel 1502, dopo la distruzione causata da un uragano, ricostruì Santo Domingo in pietra secondo un modello con pianta a griglia regolare. Sul lato nord della piazza si erge l’Alcázar de Colón, residenza di Diego Colombo, figlio di Cristoforo Colombo, oggi trasformata in museo che espone arredi e oggetti d’epoca.
La piazza si apre verso il fiume Ozama ed è particolarmente affascinante al tramonto, quando i tavolini all’aperto dei ristoranti si riempiono e le facciate degli edifici si tingono di rosa. .
Museo de las Casas Reales
Vicino alla Plaza de España, il Museo de las Casas Reales occupa un edificio del XVI secolo che un tempo ospitava le istituzioni coloniali spagnole. Il museo offre una panoramica dettagliata della vita coloniale, con esposizioni di artefatti, documenti e oggetti storici che raccontano la storia della Repubblica Dominicana.

Mausoleo nella ex chiesa dei Gesuiti
La ex chiesa dei Gesuiti, a poca distanza dal Museo de las Casas Reales, è stata trasformata in un mausoleo che ospita le tombe di importanti generali dominicani, di poeti e scrittori. All’interno sono esposti oggetti e doni ricevuti da altri generali, come il lampadario ricevuto dal generale spagnolo Francisco Franco o le grglie con svastiche dei nazisti.

Faro a Colón
Al di fuori della Zona Coloniale, nel quartiere orientale di Santo Domingo, si trova il Faro a Colón, un monumento imponente a forma di croce latina inaugurato nel 1992, dopo la valutazione e analisi di oltre 450 progetti diversi. Oltre a essere il mausoleo che si dice ospiti i resti di Cristoforo Colombo, il Faro è anche un museo con esposizioni sulla storia della scoperta delle Americhe. La piazza davanti al Faro è immensa, asciutta, estremamente impattante.

Fortezza di Ozama
La Fortaleza Ozama è uno dei simboli più antichi e importanti di Santo Domingo. Costruita tra il 1502 e il 1508 in pietra corallina, è la più antica fortezza europea del continente americano. Situata in posizione strategica alla foce del fiume Ozama, veniva utilizzata per proteggere l’ingresso al porto e la città dagli attacchi via mare. La sua torre principale, chiamata Torre del Homenaje, offre una splendida vista sulla città vecchia e sul fiume. Oggi è possibile visitare gli spazi interni, le mura e i camminamenti, immergendosi nella storia militare coloniale.
Il Malecón di Santo Domingo
Il Malecón di Santo Domingo è un lungo viale costiero che si estende per diversi chilometri lungo il Mar dei Caraibi. È il luogo ideale per una passeggiata al tramonto, tra palme, sculture moderne, hotel e locali notturni. Lungo il Malecón si svolgono numerosi eventi durante l’anno, tra cui il celebre Carnevale e concerti all’aperto. Alcuni tratti del lungomare sono stati recentemente riqualificati, con piste ciclabili e spazi verdi, rendendolo un punto di incontro molto amato da turisti e residenti.
La città moderna
Oltre alla Zona Coloniale, Santo Domingo è crescuta nei quartieri moderni come Piantini, Naco e Gazcue. In queste zone si trovano centri commerciali di lusso, ristoranti gourmet, rooftop bar e hotel internazionali. La città moderna è anche sede di importanti istituzioni politiche ed economiche, università, ambasciate e centri culturali. Un contrasto affascinante rispetto alla parte storica, che mostra il volto più cosmopolita e contemporaneo della capitale dominicana.
Altri musei da non perdere
- Museo Infantil Trampolín: situato nella Casa Rodrigo de Bastidas, questo museo interattivo è dedicato ai bambini e offre esposizioni su scienza, ecologia e cultura dominicana.
- Museo del Hombre Dominicano: situato nella Plaza de la Cultura, il museo presenta una vasta collezione di oggetti e reliquie dei Taínos, gli abitanti originari dell’isola.
- Museo de Cera Juan Pablo Duarte: dedicato al padre della patria dominicana, il museo espone figure di cera che rappresentano momenti chiave della storia del paese.
- Museo de las Atarazanas Reales: ospitato negli antichi cantieri navali reali, il museo ospita una collezione unica di reperti subacquei, tra cui tesori recuperati da naufragi storici.
Come arrivare a Santo Domingo e muoversi nel centro storico
Santo Domingo è servita dall’Aeroporto Internazionale Las Américas (SDQ), situato a circa 30 minuti dal centro città. Dall’aeroporto, è possibile raggiungere la Zona Coloniale in taxi, autobus o tramite servizi di ride-sharing.

Il centro storico è compatto e facilmente visitabile a piedi; ma ci sono diversi negozi per noleggiare biciclette o monopattini. In alternativa, specialmente per chi viaggia in famiglia, c’è il trenino turistico per un tour guidato nella Zona Coloniale.