L’Auvergne, la terra dei vulcani: un patrimonio naturale unico in Europa

Un paesaggio modellato dall'attività vulcanica di migliaia di anni fa, dove la natura è allo stato puro: benvenuti nell'Auvergne, in Francia

Pubblicato: 9 Maggio 2025 14:06

Serena Proietti Colonna

Travel blogger

PhD in Psicologia Cognitiva, Travel Blogger, Coordinatrice di Viaggio e Redattrice Web di turismo, una vita fatta di viaggi, scrittura e persone

Natura allo stato puro. Questa è l’Alvernia (in francese Auvergne), un magnifico territorio il cui paesaggio è stato modellato dall’attività vulcanica di migliaia di anni fa. Crateri, colline dolci e picchi montuosi rendono questa zona una delle più spettacolari di tutta la regione, nonché un patrimonio naturale unico in Europa.

Non vi sorprenderà sapere che il suo soprannome è “terra dei vulcani“, anche perché ospita una delle più estese aree vulcaniche del continente, situata all’interno del Massiccio Centrale, con oltre 80 vulcani estinti. L’ultima eruzione risale a circa 8.000 anni fa, ma i crateri, i coni e i flussi di lava sono ancora visibili, tanto che spesso il paesaggio viene definito “un manuale a cielo aperto di vulcanologia”.

Dove si trova l’Auvergne

L’Alvernia ha tutto per sedurre chi è in cerca d’avventura. Sorge nella Francia centrale, oggi parte della regione amministrativa Alvernia-Rodano-Alpi (Auvergne-Rhône-Alpes). Tra i modi più veloci per arrivarci c’è sicuramente l’aereo, atterrando presso l’aeroporto di Clermont-Ferrand Auvergne (ci sono però pochissimi voli). In alternativa, si può scegliere lo scalo di Lione (Saint-Exupéry) con voli diretti da Milano, Roma, Venezia, per poi fare 2 ore in auto o treno fino a Clermont.

A disposizione dei viaggiatori ci sono anche i treni da Torino e Milano via Lione o Parigi, poi treno per Clermont-Ferrand. Infine l’auto:

Puy de Dôme, il gigante tranquillo dell’Alvernia

In questo affascinante territorio francese ci sono ben 80 vulcani piuttosto visibili. Noi di SiViaggia abbiamo selezionato i migliori da visitare a partire dal Puy de Dôme, il più celebre della Catena dei Puys. Alto ben 1.465 metri, è un vulcano a cupola lavica (non esplosivo), formato da lava viscosa che si è solidificata senza eruttare violentemente. La sua è una forma che potremmo definire simbolica, poiché arrotondata e inconfondibile nel paesaggio.

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Veduta dell’affascinante Puy de Dôme

È possibile salire sulla sua sommità tramite il Sentiero dei Muli (Chemin des Muletiers), un tragitto ben segnalato percorribile in circa 1 ora e mezza e con 350 m di dislivello. A disposizione c’è anche il Panoramique des Dômes, un trenino che parte dalla base (col de Ceyssat) e impiega circa 15 minuti.

Un’esperienza da vivere, in quanto dalla sua cima è possibile godere di una vista a 360° sugli oltre 80 vulcani della Catena dei Puys, ma anche visitare i resti del Tempio di Mercurio, di epoca gallo-romana, un sito archeologico d’alta quota. Il luogo è accessibile tutto l’anno, ma il trenino non funziona in inverno. Vi consigliamo di portare una giacca a vento, anche d’estate, poiché in vetta l’aria è forte e il meteo può cambiare da un momento all’altro.

Puy de Pariou, il vulcano da cartolina

Altrettanto interessante è il Puy de Pariou, noto per la sua forma quasi perfetta a cono e per il suo cratere ben conservato, profondo e circolare. Alto 1.209 metri, ci vogliono circa 2 ore A/R per scoprirlo, ma tenendo a mente un dislivello moderato (300-400 metri). Anche in questo caso il percorso è ben segnato, adatto persino a famiglie con un minimo di allenamento.

Ciò che rende il Puy de Pariou particolarmente speciale è che si può esplorare approfonditamente (e in modo sicuro) il suo cratere tramite un sentiero a spirale. Anche qui la vista panoramica non delude: dalla cima si vede bene il vicino Puy de Dôme, oltre a un’ampia parte della catena vulcanica e della pianura circostante. Coperto da un manto verde quasi perfetto in estate, è ad accesso gratuito, ma sono consigliate scarpe da trekking.

Puy de Côme, vulcano doppio e selvaggio

Voliamo ora al Puy de Côme, uno dei vulcani più affascinanti della Catena dei Puys, soprattutto dal punto di vista geologico. È famoso per la sua struttura a doppio cratere, un fenomeno piuttosto insolito in Europa che attira studiosi e appassionati. Alto 1.252 metri, è tra i più grandi e meglio conservati della zona.

Si tratta di un sito meno turistico rispetto a quelli di cui abbiamo parlato fino a questo momento, ma di certo non meno suggestivo. Si raggiunge partendo da alcuni sentieri nei pressi del Puy de Pariou o dal villaggio di Orcines e richiede più o meno 1 ora e 30 minuti di cammino. Il dislivello è moderato, mentre l’atmosfera isolata e silenziosa.

Dal suo punto più alto è possibile inebriarsi di una vista privilegiata sul Puy de Dôme e sulla pianura dell’Alvernia, ma anche di un’abbondante fauna e di un ambiente intatto.

È bene sapere, tuttavia, che non ci sono servizi né indicazioni turistiche. Per questo è necessario portarsi mappa, acqua, GPS o app da trekking. Infine, meglio non incamminarsi in inverno se non si possiede l’attrezzatura adeguata.

Puy de la Vache e Puy de Lassolas, gemelli di fuoco

Sono due coni vulcanici gemelli, nati da un’eruzione esplosiva congiunta, da molti considerati come i più spettacolari da visitare. Il Puy de la Vache (1.167 m) e il Puy de Lassolas (1.187 m) si fronteggiano con un perfetto allineamento, divisi da una valle creata dalla lava. Qui, infatti, emergono colate laviche ben visibili: in particolare, si può osservare la colata che ha formato la Cheire d’Aydat, un campo lavico che arrivò fino al lago di Aydat.

A colpire sono anche i contrasti creati dai colori, ovvero il nero della lava, il rosso delle scorie e il verde della vegetazione che danno vita a un paesaggio drammatico e affascinante. È possibile intraprendere un’escursione grazie alla presenza di un percorso ad anello ben segnalato di circa 5-6 km. Occorrono almeno 2 ore a passo tranquillo, con dislivello leggero (200–300 m), tanto da essere adatto anche a famiglie con bambini abituati a camminare.

Un’esperienza che consigliamo di non perdere perché questo è uno dei pochissimi posti in Europa dove si può passeggiare tra coni piroclastici ancora ben visibili, con colate laviche riconoscibili a occhio nudo. Per iniziare questa avventura bisogna partire dal parcheggio di Fontfreyde (gratuito).

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Il panorama da Puy de la Vache

Puy des Goules, il cratere silenzioso

L’ultimo vulcano che vi consigliamo di visitare nella regione Auvergne è il Puy des Goules, formazione geologica alta 1.146 metri, che si distingue per essere tra i più maestosi ma meno conosciuti della Catena dei Puys. Situato poco a nord del celebre Puy de Pariou, possiede un grande cratere circolare, profondo e regolare, e un’atmosfera più selvaggia e tranquilla rispetto ai vulcani più battuti.

Nato da un’unica eruzione circa 30.000 anni fa, tra i più antichi della catena, ha un cratere ben conservato con un diametro di oltre 200 metri e pareti abbastanza ripide accessibile a piedi. L’escursione può iniziare dal parcheggio vicino al Col des Goules, punto di snodo per diversi sentieri, e si sviluppa su un percorso ad anello di circa 4 km, facilmente percorribile in poco più di 1 ora.

La sua sommità offre una vista ravvicinata sul Puy de Pariou e alcuni scorci sul Puy de Dôme. Inoltre, nelle sue vicinanze c’è la grotta di Sarcouy, una cavità vulcanica usata fin dall’antichità (visitabile su prenotazione).

Cosa vedere nell’Auvergne oltre ai vulcani

L’Auvergne è dominata da un paesaggio incredibile, di quelli che sembrano provenire da un altro pianeta. Ma la verità è che tra colate laviche e picchi vulcanici si nascondono tantissimi altri gioielli da scoprire, grazie alla profondità storica e alla ricchezza culturale che la contraddistinguono.

Borghi medievali e città storiche

Un territorio ricco di borghi medievali e città antiche, che si rivelano una vera e propria finestra sulla storia locale. Alcuni dei luoghi più affascinanti da esplorare sono:

Arte e architettura romanica

Questa peculiare regione della Francia colpisce anche per la sua impronta artistica e architettonica di grande valore, soprattutto per quanto riguarda l’arte romanica. Tale espressione artistica, che si sviluppò tra l’XI e il XII secolo, è ben rappresentata in numerosi edifici sacri che costellano la zona:

Le altre meraviglie naturali

Oltre a un paesaggio vulcanico affascinante, questa località francese custodisce una natura sorprendente e diversificata, che si estende tra laghi, altopiani erbosi, gole scavate dall’acqua e montagne dalle sembianze alpine:

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