Rota Vicentina: le tappe del trekking imperdibile in Portogallo

Rota Vicentina: un cammino tra oceano e colline portoghesi, tra natura selvaggia, villaggi autentici e paesaggi che cambiano ad ogni passo.

Pubblicato: 13 Giugno 2025 10:39

Greta Lomaestro

Content Advisor & Travel Expert

Laureata in Lingue, Letterature e Civiltà Euroamericane, è specializzata nella redazione di contenuti. Da sempre appassionata di viaggi e di montagne, ha nel cuore le nostre Alpi ma anche l'Islanda, il Nepal e i Grandi Parchi dell'Ovest americano.

Tra scogliere a picco sull’oceano, sentieri di sabbia battuti dal vento e villaggi fuori dal tempo, la Rota Vicentina è uno degli itinerari a piedi più spettacolari d’Europa. Un cammino che attraversa il cuore più autentico del Portogallo, dove la natura domina incontrastata e ogni passo rivela un volto diverso di questa terra: selvaggia, agricola, silenziosa.

Un viaggio lento, perfetto per chi cerca una riconnessione con il sé più profondo e con il paesaggio. Ma anche un’esperienza accessibile e ben organizzata, nata nel 2013 su iniziativa della Associação Rota Vicentina, e oggi percorribile tutto l’anno grazie a una segnaletica efficace, una rete capillare di alloggi e oltre 400 km di sentieri.

Dove si trova e origini del cammino

La Rota Vicentina si sviluppa nella parte sud-occidentale del Portogallo, tra le Regioni dell’Alentejo e dell’Algarve, lungo la costa compresa tra Santiago do Cacém e Lagos. Il nome deriva dalla Costa Vicentina, tratto costiero che da Odeceixe arriva fino a Burgau, area protetta dal Parco Naturale del Sud-Ovest Alentejano e Costa Vicentina.

Si tratta di un cammino relativamente giovane: nato nel 2013, è frutto di un lavoro accurato di recupero dei sentieri tradizionali – quelli dei pescatori, dei contadini, dei mercanti – e oggi è un esempio virtuoso di turismo sostenibile. Dal 2019, alla rete escursionistica si è affiancata anche una serie di percorsi dedicati alle mountain bike, per percorrerla sia a piedi che pedalando.

Lunghezza e difficoltà: due cammini in uno

Un lato curioso della Rota Vicentina è che si compone di due cammini principali, per un totale di circa 430 km suddivisi in 24 tappe. Il percorso è lineare, non ad anello, ma è modulabile: si può percorrere interamente, solo in parte scegliendo uno dei due percorsi oppure alternare le due direttrici, che spesso si intersecano, e “inventare” le proprie tappe. Le due componenti principali sono:

Il dislivello è generalmente contenuto: l’altitudine massima tocca appena i 293 metri, rendendo il cammino accessibile anche a chi non ha grande esperienza di trekking in quota. Naturalmente, la difficoltà può aumentare in alcuni tratti costieri dove la sabbia, il vento o i saliscendi lungo le scogliere richiedono un po’ più di energia.

Per percorrere l’intero itinerario, consigliamo di prendersi almeno tre o quattro settimane, per avere il tempo di camminare con calma e fermarsi nei borghi storici, nei punti panoramici più belli e nelle incantevoli spiagge che punteggiano il percorso.

Il Sentiero dei Pescatori (Trilho dos Pescadores)

Il primo tratto dell’itinerario complessivo della Rota Vicentina + un percorso prevalentemente costiero, tra scogliere, spiagge e villaggi di pescatori. Si può suddividere in 13 tappe ed è identificato da segnaletica generalmente verde e azzurra.

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Il Caminho Histórico (Cammino Storico)

Il secondo percorso, che si può dividere in 11 tappe, è più interno e meno costiero, attraverso colline, boschi di sugheri, campi coltivati e piccoli villaggi rurali. La segnaletica è generalmente bianca e rossa.

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Come prepararsi al cammino

La Rota Vicentina non richiede competenze tecniche avanzate, ma un buon livello di allenamento alla camminata su distanze medio-lunghe è consigliato, soprattutto se si intende percorrere l’intero itinerario. Alcuni tratti, in particolare lungo il Sentiero dei Pescatori, possono essere impegnativi per via della sabbia, del vento o dei dislivelli frequenti, anche se modesti. È consigliabile allenarsi con escursioni progressive nei mesi precedenti, privilegiando percorsi su terreni misti.

A livello di documenti, non è necessaria alcuna credenziale ufficiale per percorrere la Rota Vicentina, come accade in altri cammini storici come quello di Santiago. Tuttavia, è possibile richiedere una credencial simbolica presso l’associazione Rota Vicentina o in alcune strutture locali, utile come ricordo e talvolta per ottenere agevolazioni e sconti sui pernottamenti.

Orientarsi lungo la Rota Vicentina

Uno degli aspetti più rassicuranti della Rota Vicentina è la segnaletica chiara ed efficiente. I due cammini principali sono facilmente distinguibili grazie alle marcature:

Le indicazioni si trovano su paletti in legno, rocce, alberi o recinzioni e vengono costantemente manutenute. Nonostante ciò, può essere utile avere con sé le tracce GPX da caricare su app di navigazione e una mappa cartacea in caso di emergenza.

I punti acqua sono presenti con buona frequenza nei centri abitati e nei bar, ma nelle tratte più isolate conviene riempire la borraccia o la “camel bag” ogni volta che se ne ha occasione. Nelle stagioni più calde, è consigliabile mettersi in marcia solo avendo almeno 1,5–2 litri di scorta!

Zaino ed equipaggiamento

Per affrontare la Rota Vicentina in modo confortevole, è importante viaggiare leggeri: uno zaino da 30–40 litri è sufficiente, con un peso complessivo che idealmente non superi i 7–9 kg, anche a seconda della propria corporatura.

L’abbigliamento deve essere tecnico e modulabile a strati, adatto a un clima variabile, con particolare attenzione alla protezione dal sole e al vento. Una giacca impermeabile, un pile leggero e qualche ricambio essenziale sono più che sufficienti. Le scarpe devono essere comode, già rodate, adatte a terreni misti: perfette quelle da trekking leggero o trail running, meglio se impermeabili. Non dimenticare una torcia frontale, una borraccia capiente, un piccolo kit di pronto soccorso e un power bank per i dispositivi. I bastoncini da trekking non sono indispensabili, ma possono rivelarsi utili, soprattutto nei tratti sabbiosi o collinari.

Dove dormire e cosa mangiare lungo il percorso

Lungo la Rota Vicentina si trovano numerose strutture ricettive: ostelli, guesthouse, agriturismi, piccoli alberghi e B&B. Nelle località principali come Milfontes, Odeceixe, Aljezur e Sagres l’offerta è ampia, mentre in alcuni villaggi è consigliabile prenotare in anticipo, soprattutto in alta stagione, perché la disponibilità di posti è davvero limitata. Alcuni alloggi offrono tariffe agevolate per i camminatori o servizi specifici (lavanderia, trasporto zaino, colazione anticipata).

Per chi preferisce il campeggio, esistono campeggi attrezzati in punti strategici, ma il bivacco libero è vietato in molte aree protette.

A tavola, il viaggio diventa scoperta: l’Alentejo e l’Algarve offrono una cucina autentica e saporita. I piatti da non perdere sono la cataplana de marisco, zuppa di pesce e crostacei in casseruola, polvo à lagareiro (polpo grigliato con olio d’oliva e aglio), porco preto (carne di maiale nero, razza autoctona dell’Alentejo), sopa de cação (zuppa di palombo con coriandolo), pane rustico, formaggi locali e dolci a base di mandorle o fichi completano l’esperienza.

Perché dovresti scegliere questo itinerario?

La Rota Vicentina è più di un cammino: è un’immersione lenta e profonda nel volto più autentico del Portogallo. Qui la natura è protagonista, il turismo è sostenibile, il passo è lento: lo stile portoghese è proprio questo, una sorta di mindfulness continua, che permea ogni momento della giornata. Camminando lungo scogliere mozzafiato, tra querce da sughero secolari e spiagge deserte, si ha la sensazione di toccare un’Europa fuori dal tempo, dove la modernità deve ancora arrivare e la bellezza si rivela solo a chi sa rallentare.

È un percorso adatto a chi cerca silenzio, mare, natura e autenticità, ma anche a chi vuole incontrare una comunità accogliente, gustare ottimo cibo e vivere la soddisfazione di un viaggio a piedi lungo il limite Occidentale del Continente.

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