GR5 – Grande Traversée des Alpes: tutto quello che devi sapere

GR5: il trekking di 36 tappe tra le Alpi francesi, da Saint-Gingolph a Nizza, tra paesaggi mozzafiato, villaggi, rifugi e natura selvaggia.

Pubblicato: 27 Giugno 2025 09:50

Greta Lomaestro

Content Advisor & Travel Expert

Laureata in Lingue, Letterature e Civiltà Euroamericane, è specializzata nella redazione di contenuti. Da sempre appassionata di viaggi e di montagne, ha nel cuore le nostre Alpi ma anche l'Islanda, il Nepal e i Grandi Parchi dell'Ovest americano.

Tra i cammini a lunga percorrenza più suggestivi del continente europeo, il GR5 merita un posto d’onore. Questo sentiero leggendario fa parte della Grande Randonnée, una rete di percorsi che dalle rive del Mare del Nord nei Paesi Bassi, dopo oltre 2.000 chilometri attraverso cinque Paesi, giunge fino a Nizza, affacciandosi sul blu del Mediterraneo.

La sezione più famosa e amata dagli escursionisti è proprio la GR5, la traversata delle Alpi: circa 600 km che collegano il Lago di Ginevra al mare della Costa Azzurra, attraversando i paesaggi spettacolari delle Alpi francesi. Questo tratto, che si snoda tra valli e cime, parchi nazionali e villaggi storici, è un vero viaggio nello spirito e nella bellezza della montagna europea: se sei appassionato di vedute alpine, vieni con noi a scoprire questa guida dettagliata!

Le tappe della Grande Traversée des Alpes (GR5)

Non è certo un percorso breve quello della GR5, con una difficoltà media e una quantità di bellezza, invece, eccezionale. Visti i dislivelli spesso notevoli – quasi 30.000 metri complessivi! – le tappe sono numerose, circa 36-37 di norma, perché si cerca di tenere un chilometraggio giornaliero non eccessivo.

Loading...

Quando partire e quanto tempo prendersi

Il periodo ideale per affrontare la sezione alpina del GR5 va da metà giugno a metà settembre: in questi mesi i rifugi sono aperti, anche i passi più alti sono di norma liberi dalla neve e le giornate lunghe e luminose consentono di godere appieno del cammino.

Per coprire l’intera traversata dal Lago di Ginevra a Nizza, è consigliabile prendersi almeno tre settimane piene, meglio ancora un mese, per affrontare il percorso senza fretta e con il giusto margine di sicurezza, in caso di maltempo o di tappe particolarmente impegnative… o perché hai trovato una località di cui ti sei innamorato/a e vuoi fermarti più a lungo! Naturalmente, è possibile percorrere anche singole sezioni, scegliendo il tratto più adatto alla propria preparazione e ai giorni disponibili.

Come prepararsi e cosa mettere nello zaino

Nonostante non sia un sentiero alpinistico, il GR5 alpino è un trekking che richiede una buona preparazione fisica e mentale. Si affrontano dislivelli importanti, spesso superiori ai 1.000 metri al giorno, e tappe lunghe che impegnano anche per 7-8 ore.

Serve un buon allenamento di base, resistenza e capacità di camminare con uno zaino che, se ben ottimizzato, dovrebbe pesare tra i 6 e i 10 chili. Allenati nelle settimane precedenti alla partenza con escursioni lunghe e abituati a indossare lo zaino quasi a piena capienza per molte ore; non solo, devi rodare le scarpe, mai partire con scarponi nuovi di pacca!

L’abbigliamento deve essere adatto alle condizioni variabili di montagna: temperature fresche anche in estate, possibilità di piogge improvvise e vento forte, oltre a giornate molto soleggiate, specie nelle Alpi Marittime. Nel bagaglio non possono mancare scarponi da trekking affidabili, bastoncini per alleggerire le articolazioni, indumenti tecnici a strati, impermeabile, cappello, occhiali da sole e crema solare.

È fondamentale portare anche snack energetici e una scorta di acqua per ogni tappa, visto che non sempre sono presenti fontane lungo il cammino, sebbene i rifugi e i villaggi offrano comunque la possibilità di rifornirsi. Anche il kit di pronto soccorso, ça va sans dire, è tra le dotazioni primarie.

123RF
Nizza, punto d’arrivo del GR5

La segnaletica e la sicurezza sul percorso

Il GR5 è globalmente ben segnalato con la classica marcatura bianco-rossa dei sentieri GR francesi, simile a quella italiana del CAI. Attenzione, però: in alcuni tratti, specialmente nelle zone più remote o nei boschi, è consigliabile integrare l’orientamento con mappe topografiche dettagliate o con una traccia GPS affidabile.

Prima di partire, è buona norma informarsi sulle condizioni meteo e sulla percorribilità dei passi più alti. Le variazioni climatiche possono essere repentine e non è raro trovare ancora residui di neve a inizio stagione. Le tappe si svolgono quasi sempre in ambiente montano, spesso lontano da centri abitati, quindi la prudenza e la preparazione devono essere sempre massime. In caso di emergenza, il numero da chiamare è quello univoco per le emergenze internazionali, il 112.

Le meraviglie lungo il percorso

Durante il lungo cammino della Grande Traversée des Alpes, si incontrano luoghi che lasciano il segno, non solo per la loro bellezza ma per le emozioni che sanno regalare. Fin dalle prime tappe si viene accolti dal Lago di Taney, un piccolo specchio d’acqua incastonato tra le montagne, che sembra uscito da una fiaba alpina. Man mano che si procede, ci si addentra nello Chablais con i suoi massicci calcarei e i suggestivi laghi d’altura come quello di Chésery, dove il riflesso delle vette sembra fondersi col cielo.

A Les Houches, la vista sul Massiccio del Monte Bianco è di quelle che tolgono il fiato, mentre attraversando la Riserva di Passy si entra in un angolo di natura incontaminata, tra sentieri ombrosi e cascate improvvise. Più avanti, la Vanoise – primo parco nazionale francese – accoglie con i suoi ghiacciai scintillanti, marmotte curiose e paesaggi lunari, soprattutto nei dintorni del Col du Palet e della Leisse.

Non si può poi dimenticare il Massiccio del Thabor, dove ogni passo è una scoperta e la fatica si mescola all’euforia, o i forti di Briançon, che testimoniano la storia alpina tra crinali e bastioni. Più si scende verso sud, più la luce cambia: tra le gole di Saint-Dalmas, i prati di Utelle e i sentieri profumati di erbe mediterranee, si percepisce che il mare non è lontano. E quando finalmente si arriva a Nizza, con gli occhi pieni di azzurro e il cuore carico di silenzi montani, si capisce che ogni passo è valso la pena.

123RF
Il massiccio del Thabor

© Italiaonline S.p.A. 2025Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963