Il Cammino di San Colombano: un viaggio nel cuore della Lombardia

Un cammino di 315 km tra paesaggi lombardi, fede e storia, sulle orme di San Colombano, da Villa di Chiavenna fino all’abbazia di Bobbio.

Pubblicato: 29 Maggio 2025 09:29

Greta Lomaestro

Content Advisor & Travel Expert

Laureata in Lingue, Letterature e Civiltà Euroamericane, è specializzata nella redazione di contenuti. Da sempre appassionata di viaggi e di montagne, ha nel cuore le nostre Alpi ma anche l'Islanda, il Nepal e i Grandi Parchi dell'Ovest americano.

l Cammino di San Colombano in Lombardia è un itinerario spirituale, storico e naturalistico che si sviluppa per oltre 300 chilometri nel cuore della regione, seguendo le tracce del monaco irlandese che nel VII secolo attraversò l’Europa per diffondere la fede cristiana. Il percorso unisce Villa di Serio, in provincia di Bergamo, a Bobbio, in Emilia-Romagna, dove il santo fondò la celebre abbazia che porta il suo nome. È un viaggio attraverso campi coltivati, sentieri fluviali, borghi antichi e aree rurali che conservano intatta la memoria del passato.

Nato dall’iniziativa di associazioni locali, questo cammino è pensato per essere accessibile a tutti, grazie a tappe ben distribuite, segnaletica curata e un tracciato che predilige strade bianche, ciclabili e sentieri secondari. Il suo valore risiede nella capacità di far riscoprire una Lombardia più lenta e profonda, fatta non solo di città e industria, ma anche di spiritualità, accoglienza e silenzi. Lungo il cammino si incontrano piccoli oratori, antiche pievi, cascinali, corsi d’acqua e vigneti, oltre a luoghi direttamente legati al culto di San Colombano, come l’omonima località di San Colombano al Lambro.

La storia del cammino e la figura del santo

Il Cammino di San Colombano affonda le sue radici nella vita straordinaria di Colombano di Luxeuil, monaco irlandese nato intorno al 543 d.C. nella regione del Leinster. Formatosi nell’ambiente austero e spiritualmente fervente del monastero di Bangor, partì intorno al 590 con un gruppo di compagni per evangelizzare il continente europeo, in un’epoca in cui l’Occidente era frammentato da invasioni, conflitti e sincretismi religiosi. Il suo viaggio lo portò attraverso la Gran Bretagna, la Gallia, dove fondò i monasteri di Annegray, Luxeuil e Fontaines, e successivamente nella Svizzera, presso San Gallo, e infine in Italia, dove fu accolto dai Longobardi.

Nel 614 fondò l’Abbazia di Bobbio, oggi in provincia di Piacenza, che divenne un grande centro culturale e spirituale del Medioevo, custode di testi classici e religiosi, e fulcro della vita monastica nell’Italia settentrionale. Colombano promosse una regola monastica propria, austera e rigorosa, anticipando in parte quella benedettina, e lasciò importanti scritti teologici e poetici. Morì a Bobbio nel 615, e la sua tomba, custodita nella cripta dell’abbazia, è tutt’oggi meta di pellegrinaggio.

Il Cammino di San Colombano in Lombardia nasce proprio per rievocare i luoghi e i valori legati a questo straordinario viaggiatore della fede. Sebbene il suo cammino originale attraversasse l’intera Europa, da Bangor a Bobbio, l’itinerario lombardo si sviluppa interamente sul suolo italiano, raccogliendo i legami culturali, toponomastici e religiosi lasciati dal suo passaggio o dalla sua influenza spirituale.

Le tappe del cammino di San Colombano

Il Cammino di San Colombano in Lombardia si sviluppa in 18 tappe per una lunghezza complessiva di circa 315 km, attraversando paesaggi alpini, lacustri, collinari e di pianura. Ogni tappa presenta caratteristiche diverse, offrendo un mix equilibrato tra natura, spiritualità e storia locale. Di seguito l’elenco dettagliato, con distanza, dislivello e tempo di percorrenza medio.

Borghi, monumenti e luoghi da non perdere

Il Cammino di San Colombano in Lombardia è molto più di un semplice itinerario escursionistico: è un viaggio immerso nella storia, nell’arte e nella spiritualità. Lungo le sue 18 tappe, si attraversano borghi antichi, abbazie millenarie, pievi romaniche e paesaggi rurali che custodiscono testimonianze profonde del passato lombardo.

Tra i primi gioielli da segnalare c’è Chiavenna, con il suo centro storico in pietra, i crotti e la splendida Collegiata di San Lorenzo, mentre poco più a sud, nei pressi di Colico, si trova il suggestivo Forte Montecchio Nord, affacciato sul Lago di Como. Proseguendo lungo la costa orientale del lago, si incontrano scorci spettacolari lungo il Sentiero del Viandante, con villaggi come Varenna, Bellano e Lierna, autentici balconi sul Lario incastonati tra acqua e montagna.

Scendendo verso la Brianza, il cammino tocca Calco e Arlate, dove si trova la chiesa di San Gottardo e San Colombano, di origini romaniche. Lungo il fiume Adda si incontrano paesaggi leonardeschi, con la chiusa di Leonardo a Paderno d’Adda e i traghetti storici, testimoni dell’ingegnosità rinascimentale. A Vaprio d’Adda, il palazzo Visconti e il Naviglio Martesana fanno da cornice a un tratto ricco di storia idraulica e agricola.

L’ingresso a Milano avviene con sobrietà, ma il passaggio nel centro città permette di visitare la Basilica di Sant’Eustorgio, uno dei più importanti luoghi di culto legati al pellegrinaggio medievale. Da lì, il cammino prosegue nel verde del Parco Agricolo Sud, con tappe come l’imponente Abbazia di Chiaravalle, straordinario esempio di architettura cistercense.

Nella bassa lodigiana si incontrano realtà rurali ancora vive, come Sant’Angelo Lodigiano con il suo Castello Morando Bolognini, mentre a San Colombano al Lambro, borgo collinare tra i vigneti, si può visitare la chiesa parrocchiale dedicata al santo. Infine, la Val Trebbia regala l’ultimo tratto più scenografico e spirituale: da Travo con il suo castello affacciato sul fiume, fino a Bobbio, meta finale e cuore del cammino, con la sua Abbazia di San Colombano, il Ponte Gobbo e le atmosfere raccolte di uno dei borghi più belli d’Italia.

Consigli pratici e indicazioni

Affrontare il Cammino di San Colombano in Lombardia non richiede competenze tecniche avanzate, ma una buona organizzazione può rendere l’esperienza più fluida, serena e significativa. Ecco tutto ciò che è utile sapere prima di partire.

Il periodo consigliato per partire

Il cammino è percorribile tutto l’anno, ma i periodi ideali sono la primavera (aprile–giugno) e l’inizio dell’autunno (settembre–ottobre), quando le temperature sono miti e i paesaggi si esprimono al massimo della loro bellezza. In estate alcune tappe, soprattutto in pianura, possono essere molto calde, mentre in inverno tratti montani o boscosi potrebbero risultare fangosi o ghiacciati.

Dove dormire

Lungo il percorso si trovano diverse soluzioni di ospitalità:

È consigliabile prenotare in anticipo, soprattutto nei mesi di maggiore affluenza, per evitare sorprese, specialmente nelle località più piccole.

Segnaletica e tracciato

Il cammino è segnalato con simboli specifici, spesso accompagnati dalla scritta “Cammino di San Colombano”. In alcuni tratti si incrocia o si sovrappone ad altri percorsi noti (come il Sentiero del Viandante o la Via Francigena), ma la segnaletica è generalmente ben curata.

È vivamente consigliato scaricare le tracce GPS e consultare mappe aggiornate o guide ufficiali: sono disponibili online oppure presso associazioni escursionistiche e religiose.

Attrezzatura consigliata

Il cammino si snoda tra città, colline, fiumi e campagne: per questo è bene avere con sé:

Come arrivare e come tornare

I luoghi che compongono il Cammino di San Colombano in Lombardia sono diversi e tutti ben collegati tra loro:

Chi viaggia in auto può considerare il ritorno in treno o bus, oppure organizzare un servizio navetta con strutture locali. In alternativa, è possibile suddividere il cammino in weekend o sezioni, rientrando ogni volta con i mezzi pubblici, ben distribuiti lungo molte tappe.

Perché scegliere il Cammino di San Colombano

Partire per il Cammino di San Colombano in Lombardia significa molto più che percorrere una distanza fisica: è un invito a rallentare, ad ascoltare il territorio e sé stessi, a scoprire una Lombardia silenziosa e nascosta, fatta di borghi dimenticati, pievi isolate e sentieri poco battuti. È un cammino per tutti, che non chiede grandi prove fisiche ma richiede presenza, apertura e uno sguardo attento. Ogni passo racconta una storia: quella di un santo irlandese che attraversò l’Europa animato da fede e determinazione, e quella di un mondo che ancora oggi ha bisogno di legami, di spiritualità, di cammini condivisi.

Che tu parta per motivi religiosi, per desiderio di esplorazione o per bisogno di pace, il cammino ti accoglie con la sua semplicità e profondità. Offre solitudine e incontri, fatica e meraviglia, silenzio e memoria. E, passo dopo passo, lascia un’impronta che va ben oltre la polvere della strada: una piccola trasformazione interiore, un seme di consapevolezza, un legame ritrovato con la terra e la storia.

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