Cammino del Nord: la via atlantica verso Santiago

Guida completa al Cammino del Nord: 33 tappe tra oceano, borghi, natura e spiritualità, da Irún a Santiago

Pubblicato: 23 Giugno 2025 19:36

Greta Lomaestro

Content Advisor & Travel Expert

Laureata in Lingue, Letterature e Civiltà Euroamericane, è specializzata nella redazione di contenuti. Da sempre appassionata di viaggi e di montagne, ha nel cuore le nostre Alpi ma anche l'Islanda, il Nepal e i Grandi Parchi dell'Ovest americano.

Chi sogna di affrontare il Cammino di Santiago, ma desidera un percorso meno battuto, capace di unire mare e montagna in paesaggi di struggente bellezza, troverà nel Cammino del Nord – o Camino del Norte, in spagnolo – un’esperienza indimenticabile. Conosciuto anche come Camino de la Costa, si snoda lungo la costa settentrionale della Spagna, attraversando Paesi Baschi, Cantabria, Asturie e Galizia, per arrivare infine a Santiago de Compostela.

Si tratta di un itinerario antichissimo: nel Medioevo, molti pellegrini lo percorrevano per evitare le terre interne dominate dagli arabi. Oggi, è stato riscoperto da chi cerca non solo la dimensione spirituale e interiore del viaggio, ma anche un’immersione in panorami mozzafiato, città d’arte e una cultura gastronomica d’eccellenza.

Lunghezza e caratteristiche del percorso

Il Cammino del Nord misura circa 825 km, sebbene le fonti possano variare leggermente tra 814 e 830 km. È il secondo più lungo tra i cammini verso Santiago, superato solo dalla Via de la Plata. Generalmente, il percorso viene suddiviso in 33 tappe a piedi, oppure una ventina in bicicletta.

Il paesaggio si alterna continuamente: dalle scogliere sul Mar Cantabrico ai boschi delle Asturie, dai borghi marinari ai colli galiziani. A rendere il percorso più impegnativo rispetto al più famoso Camino Francés sono i numerosi saliscendi: le tappe, infatti, richiedono un discreto allenamento fisico.

Le tappe principali

Il numero delle sezioni più variare a seconda di come si decide di strutturare il percorso, ma in genere parliamo di 33 tappe:

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Quando partire: il periodo ideale

Il Cammino del Nord si può percorrere in ogni stagione, ma i mesi migliori vanno da metà maggio a ottobre. In primavera e autunno, infatti, il clima è mite e le giornate luminose, senza il caldo eccessivo dell’estate. Luglio e agosto sono comunque molto popolari, soprattutto tra i pellegrini europei, ma è bene evitare le ore centrali della giornata e arrendersi al fatto che alcune aree saranno un pochino “affollate”.

Il clima lungo la costa è piuttosto variabile, fresco e umido: è normale imbattersi in piogge improvvise e venti forti, specie nei Paesi Baschi e in Galizia. I tratti montani delle Asturie possono riservare mattinate nebbiose.

Quanto tempo serve per completarlo e come prepararsi

Per percorrere tutto il Cammino del Nord a piedi, occorrono in media da 30 a 40 giorni. Naturalmente, si può scegliere di percorrerne solo una parte o di suddividere l’esperienza in più momenti.

Il Camino del Norte non è per principianti assoluti: la sua natura collinare richiede un buon allenamento di base. È utile cominciare a camminare ogni giorno almeno due mesi prima della partenza, aumentando progressivamente i chilometri e testando scarponi e zaino.

Il consiglio in più? Un buono stretching quotidiano e il rafforzamento di polpacci e quadricipiti aiutano a prevenire infortuni e dolori articolari!

Luoghi di interesse lungo il Cammino del Nord

Il Cammino del Nord non è solo un’esperienza spirituale e naturalistica, ma anche un viaggio affascinante attraverso secoli di storia, arte e cultura disseminati lungo la costa settentrionale della Spagna. Si parte da Irún, crocevia di confine ricco di influenze francesi e basche, per poi raggiungere la raffinata San Sebastián, dove ti attendono la Baia della Concha e il centro storico brulicante di pinchos. Lungo la costa, piccoli gioielli come Getaria e Zumaia offrono viste spettacolari sulle scogliere flysch e sul mare Cantabrico, mentre Gernika, con la sua Casa de Juntas e l’Albero sacro, richiama alla memoria la tragica storia immortalata da Picasso.

A Bilbao, la capitale culturale dei Paesi Baschi, merita una visita il celebre Museo Guggenheim, simbolo di architettura contemporanea, ma anche il Casco Viejo con le sue sette calles animate. Più avanti, a Santillana del Mar, ci si immerge in un borgo medievale intatto, con la Collegiata di Santa Juliana e vicina alla grotta di Altamira, con i suoi affreschi preistorici (riprodotti nel museo annesso). Spiccano anche le tappe costiere delle Asturie, come Luarca, “la città dei bianchi balconi”, e Ribadesella, con la grotta di Tito Bustillo e il lungomare decorato da pannelli di dinosauri.

In Galizia, i piccoli centri dell’entroterra offrono testimonianze architettoniche romaniche e gotiche, come il Monastero di Sobrado dos Monxes, immerso in un paesaggio di quiete monastica. E infine, l’arrivo a Santiago de Compostela, con la sua maestosa Cattedrale che custodisce le reliquie dell’Apostolo Giacomo, è un traguardo non solo fisico ma anche profondamente emotivo, tra abbracci, lacrime e musica nella grande piazza dell’Obradoiro.

Dove dormire e cosa mangiare

Lungo il percorso non mancano le possibilità di alloggio: oltre agli ostelli per pellegrini (pubblici e privati), si trovano anche hotel, agriturismi e campeggi. Gli ostelli pubblici sono molto richiesti, in particolare nei mesi estivi: non si prenotano, i letti vengono assegnati per ordine di arrivo… come si suol dire, chi prima arriva, meglio alloggia!

Sul fronte gastronomico, il Cammino del Nord è anche un viaggio nella cucina spagnola più autentica: ogni Regione propone piatti tipici e vini locali. Quasi ovunque si trovano bar e ristoranti che offrono il tradizionale menù del pellegrino, semplice ed economico ma nutriente. Mangiare bene fa parte dell’esperienza: i classici stuzzichini chiamati pintxos e il pesce fresco nei Paesi Baschi, un ricco stufato chiamato fabada e il sidro nelle Asturie, polpo e la delizia dolce della “torta di Santiago” in Galizia.

Santi, curiosità e leggende lungo il Cammino

Il Cammino del Nord è attraversato da un’aura di spiritualità discreta, nascosta tra eremi isolati, monasteri antichi e tradizioni orali sopravvissute nei secoli. Diversamente dal più battuto Cammino Francese, qui la dimensione sacra si fonde spesso con il mistero, la natura e le radici pagane convertite in culto cristiano.

Uno dei riferimenti più importanti è San Giacomo Maggiore, ovviamente, il cui culto si respira già dalle prime tappe: nella chiesa di San Giacomo a Irún, ad esempio, si trova una delle tante statue del santo pellegrino, simbolo di protezione per chi parte. Più avanti, in Gernika, la leggenda vuole che San Giacomo abbia predicato sotto il famoso albero, diventato poi simbolo dei diritti e delle libertà basche.

A Zumaia, si narra che l’eremo di San Telmo, a picco sull’oceano, fosse protetto dal santo patrono dei marinai, venerato anche dai pellegrini per scongiurare tempeste e disgrazie durante i tratti costieri. San Telmo (Pedro González Telmo) è figura ricorrente nei racconti popolari di tutta la costa cantabrica, spesso invocato nei passaggi più pericolosi e aspri.

In Galizia, infine, il pellegrino entra in un territorio dove il sacro e il magico convivono da secoli: croci scolpite nei muri, leggende su meigas (streghe) e santi taumaturghi si mescolano ai racconti legati a Santiago. Il Monastero di Sobrado dos Monxes, ad esempio, è uno dei luoghi più carichi di spiritualità lungo il cammino, non solo per la sua maestosità architettonica ma anche per la vita contemplativa che ancora oggi vi si svolge.

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