L’Italia è piena di tesori nascosti che meritano di essere esplorati e tra questi c’è il borgo di Tornareccio, un paese decorato da mosaici che lo rendono un museo a cielo aperto e diventato uno dei territori più produttivi di miele. La località dell’Abruzzo è protagonista della puntata di Generazione Bellezza in onda su Rai 3 il 1 luglio 2025, che racconta proprio le meraviglie di questo territorio tutto da scoprire.
Indice
Cosa vedere a Tornareccio
Tornareccio non è solo un borgo abruzzese: è un microcosmo di meraviglie sospese tra natura, storia e arte. Abbarbicato dolcemente alle pendici del Monte Pallano, questo paese in provincia di Chieti è come un libro illustrato che si sfoglia passeggiando. I suoi vicoli profumano di miele, i suoi muri raccontano storie a mosaico, e ogni angolo sembra uscito da un set cinematografico dove il tempo si è fermato solo per ammirare.
Il centro storico e le chiese
La prima tappa di ogni visita a Tornareccio è senza dubbio il centro storico dove il passato rivive in ogni pietra, con edifici come Palazzo Malocchi e l’affascinante Porta Nuova, ingresso simbolico al cuore antico del borgo. Non mancano dettagli misteriosi come il “muro rotto” nella piazzetta centrale, testimone silenzioso di epoche lontane. Le chiese sono quattro, ma brillano in particolare la chiesa della Madonna del Carmine, con i suoi sotterranei suggestivi, e quella di San Rocco, luogo di culto ma anche di comunità viva e vibrante.
Monte Pallano e le mura paladine
Ma Tornareccio non si esaurisce tra le sue case. Alziamo lo sguardo verso il Monte Pallano, autentico scrigno archeologico e naturalistico dove, su un crinale che domina la Valle del Sangro, si ergono le maestose mura megalitiche: 160 metri di pietre possenti e antichissime, alte fino a cinque metri, conosciute anche come “Mura Paladine“. Secondo la leggenda, furono erette dai paladini di Carlo Magno, ma la realtà parla di Lucani del Sangro e di una sapienza costruttiva pre-romana che lascia senza fiato. Tra i resti di antichi insediamenti e la natura rigogliosa, si cammina in equilibrio tra storia e sogno.
L’area archeologica di Fonte Benedetti
All’interno dell’Area Archeologica di Monte Pallano si trova anche l’antico insediamento ellenistico-romano di Fonte Benedetti. Resti, reperti e paesaggi mozzafiato si fondono in un’unica esperienza, perfetta per chi ama immergersi nella storia con tutti i sensi. Il parco naturalistico è un viaggio nel tempo e nella biodiversità: boschi, piante rare, sentieri che si perdono tra panorami spettacolari e silenzi che parlano più di mille parole.
Un museo a cielo aperto: i mosaici
E se il palato resta incantato, lo sguardo si perde tra i colori dei mosaici. Dal 2006 Tornareccio è diventato un museo a cielo aperto grazie al progetto “Un Mosaico per Tornareccio“. Più di cento opere, ispirate ai bozzetti di artisti italiani e internazionali, decorano le facciate delle case, trasformando ogni passeggiata in una galleria d’arte contemporanea. Il progetto, ideato dal gallerista Alfredo Paglione, ha reso il borgo un caso unico in Italia, dove ogni muro diventa tela e ogni scorcio sorprende.
Da anni, ormai, Tornareccio ospita una manifestazione estiva davvero curiosa, che ha trasformato il paese in un’opera d’arte. Ogni anno, durante il mese di agosto, viene allestita una mostra durante la quale diversi artisti espongono i loro bozzetti riguardanti un tema comune, scelto di volta in volta con largo anticipo. I progetti più votati dai visitatori della mostra verranno trasformati in mosaici e, nel corso dell’anno seguente, installati sulle facciate delle case del borgo. Ecco perché l’estate è uno dei momenti migliori per visitarlo; chi è in vacanza in Abruzzo questa estate dovrebbe inserire una serata qui nel proprio itinerario.
Grazie a questa particolare iniziativa, oggi le abitazioni di Tornareccio accolgono splendide opere d’arte che attirano turisti da ogni angolo d’Italia, per un tour alla scoperta dei più bei mosaici mai esposti. Attualmente, il paese conta ben 93 capolavori tutti da ammirare: passeggiando tra le stradine del centro storico, nella quiete che caratterizza questo piccolo borgo di collina, potrete vivere un’esperienza davvero fantastica.
Il miele, l’oro dolce di Tornareccio
Ma Tornareccio non sarebbe quello che conosciamo senza il suo cuore dolce: il miele. Non a caso è uno dei 39 comuni italiani dell’Associazione Nazionale Città del Miele. Qui l’apicoltura non è solo una tradizione, è una filosofia. Gli apicoltori di Tornareccio sono pionieri nella valorizzazione della biodiversità floreale: niente pastorizzazione, lavorazioni delicate, attenzione maniacale ai dettagli. Il risultato? Non solo uno, ma tanti mieli: dall’acacia alla sulla, dal coriandolo al castagno, fino alle varietà più rare come la melata di bosco o il ciliegio. Una vera sinfonia di sapori e profumi, celebrata ogni settembre con “Regina di Miele”, l’evento che anima il borgo con degustazioni, concerti e mercatini colorati. Non è un caso che questo oro prezioso della tradizione gastronomica sia stato persino riconosciuto come presidio Slow Food.
Camminando tra i mosaici, tra api che ronzano felici e panorami che si aprono fino alla costa adriatica, Tornareccio regala momenti che sanno di meraviglia. E non mancano le feste: da maggio a dicembre, il borgo celebra i suoi santi patroni con processioni, fuochi d’artificio e tavolate conviviali che uniscono tradizione e comunità.
Insomma, cosa vedere a Tornareccio? Tutto. Perché ogni dettaglio racconta una storia, ogni sapore è un ricordo, ogni pietra un frammento di un tempo che continua a vivere. Tornareccio non si visita: si respira, si ascolta, si assapora. Ed è impossibile non innamorarsene.
Dove si trova Tornareccio e come raggiungerlo
Tra vicoli pittoreschi e scorci che sembrano usciti da una fiaba pop, Tornareccio incanta col suo spirito da borgo‑museo: mosaici colorati che raccontano storie antiche sospese sui muri, e un legame profondo con l’oro dolce dei suoi allevatori d’api, tanto da meritarsi il titolo di “capitale abruzzese del miele“. Incastonato tra le colline, a 630 m sul livello del mare nella provincia di Chieti, il borgo è un minuscolo gioiello di circa 1 900 abitanti immerso nella Val Sangro. Per raggiungerlo, puoi guidare da Pescara o Chieti e compiere l’ultimo tratto tra curve panoramiche: l’arrivo ti regala un panorama che abbraccia valli e borghi antichi.