Solomeo, il borgo dell’Umbria che piace ai potenti della Silicon Valley

Conta meno di 500 abitanti e, nonostante le minuscole dimensioni, è diventato un esempio di eccellenza italiana nel mondo

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Ilaria Santi

Giornalista & reporter di viaggio

Giornalista, viaggia fin da quando era bambina e parla correntemente inglese e francese. Curiosa, autonoma e intraprendente, odia la routine e fare la valigia.

Aggiornato: 9 Maggio 2025 16:12

In Umbria c’è un piccolo borgo che è diventato famoso in tutto il mondo. È Solomeo, meno di cinquecento abitanti, una frazione di Corciano – uno dei Borghi più belli d’Italia – sulle colline intorno a Perugia. Nonostante le minuscole dimensioni, è diventato un esempio di eccellenza. Merito di un imprenditore italiano, Brunello Cucinelli, patron dell’omonima azienda tessile, che ha attirato l’attenzione persino dei più importanti nomi dell’imprenditoria digitale della Silicon Valley, come Jeff Bezos, fondatore di Amazon, Drew Houston, Ceo e fondatore di Dropbox, e molti altri geek. Mecenate moderno, Cucinelli ha adottato il borgo rendendolo uno splendido esempio di bellezza per l’Italia.

La storia di Solomeo, il borgo di Cucinelli

L’imprenditore italiano, infatti, ha salvato il borgo dall’abbandono e dalla decadenza scegliendolo come sede della propria azienda, di una scuola dei mestieri e di un teatro (Teatro Cucinelli), un edificio d’ispirazione rinascimentale che ospita le stagioni di prosa, di musica e di danza. Un progetto cresciuto negli anni e che, nel 2018, ha compiuto 40 anni “regalandosi” una nuova parte dedicata alla rigenerazione del verde che circonda Solomeo.

Ma non è tutto. Come ci ha rivelato il giornalista Emilio Casalini, che di questo prezioso borgo parla nel programma RAI Generazione Bellezza “Non racconto Cucinelli come l’uomo del cashmere, ma di un uomo che ha preso i saperi di un borgo, come l’arte della manifattura e della stoffa, e l’ha trasformata in un brand mondiale. Rovescio le parti: lui è speciale perché ha usato quello che c’era e ha saputo valorizzarlo, ridando vita a un luogo bello e meraviglioso che purtroppo era abbandonato.

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Il borgo umbro di Solomeo, regno di Cucinelli

Il borgo di Solomeo, infatti, è stato completamente restaurato grazie all’economia della bellezza. La maglieria era un’arte che esisteva lì e anche l’artigianato, le donne, la sartoria, la lavorazione della stoffa – in questo caso del cashmere e della colorazione. Lui ha rivalorizzato quello che c’era e ha rimescolato il Rinascimento italiano all’arte e all’artigianato. Il suo prodotto altro non è che frutto della bellezza del luogo e il mondo l’ha capito”.

Il borgo, di origine etrusca, lungo una strada che, già in età romana, univa Perugia a Castiglion del Lago e a Chiusi, nel 1300 si chiamava “Villa Solomei” ed era costituito da un palazzo, un “casamentum”, 12 domus, due casalini e la Chiesa di San Bartolomeo, tuttora esistente. In seguito, venne eretta una fortificazione intorno a un castello.

Il borgo di Solomeo oggi

Riportato al suo antico splendore in virtù di un intervento di restauro conservativo intrapreso, nel 1985 per volere della famiglia Cucinelli, oggi, questo delizioso borgo dell’Umbria vanta ancora alcune eccellenze architettoniche. Come San Bartolomeo, appunto, in piazza della Pace, proprio nel centro del borgo, al cui interno si possono ammirare una tela della scuola del Perugino e alcune pitture attribuite ad Appiani. O l’imponente Castello di Monte Frondoso, un edificio medievale trasformato in residenza di lusso grazie all’investimento fatto dallo stesso Cucinelli.

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Il Castello di Monte Frondoso a Solomeo

E poi, edifici più recenti, come il teatro, costruito sui ruderi dell’antico castello, con una struttura classica e con un anfiteatro, un ginnasio e un ninfeo annessi che, riuniti, formano il cosiddetto Foro delle Arti. Accanto, un complesso a terrazze chiamato Giardino dei Filosofi è dedicato alla riflessione e alla contemplazione della natura.

C’è la cantina, un bellissimo complesso che domina i vigneti che scendono a valle dove i campi agricoli sono contrappuntati da alberi da frutto riconoscibile per via dell’enorme statua di Bacco posta all’ingresso. Il Parco della Bellezza, articolato in tre diverse aree, tutte collocate a valle del paese. Il progetto comprende un oratorio laico con tanto di stadio regolamentare di calcio (ha ospitato anche le partite amichevoli tra grandi club), dedicato alla memoria di don Alberto Seri della Parrocchia di Solomeo, un parco industriale, che ospita gli uffici centrali dell’azienda Brunello Cucinelli S.p.A. e, infine, un parco agrario, con una vigna, la cantina, frutteti, terreni coltivati a grano, erba medica, girasole, un vivaio, un’area naturalistica, un oliveto con il frantoio e un monumento realizzato in travertino intitolato “Tributo alla Dignità dell’Uomo” lungo 24 metri e alto cinque, con cinque archi al di sopra dei quali è riportata la scritta con lettere in bronzo e i nomi dei cinque continenti. Infine, c’è l’Accademia Neoumanistica Aureliana, uno spazio destinato all’incontro e alla convivialità con una biblioteca con testi classici e moderni che chiunque può consultare.

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Il campanile della Chiesa di San Bartolomeo

Nulla, nel borgo di Solomeo, è lasciato al caso, neppure il bosco sul monte detto “Cima”, considerato per secoli dai borghigiani come lo spirito protettore di Solomeo e a cui Cucinelli ha dedicato particolare attenzione. Al bosco si accede da un ingresso privato, passando attraverso il Parco dei Filosofi che sale dietro alla villa Antinori Cucinelli oppure dalla strada pubblica, per una stradina che attraversa l’uliveto. Vi sono querce, pini, frassini e cipressi.

Perché visitare Solomeo

Ad animare il borgo c’è la Società Filarmonica Solomeo, fondata nel 1925, a cui fanno capo diverse attività culturali, prima tra tutte quella della locale banda musicale. Ogni anno, a luglio, Solomeo attira visitatori provenienti da tutto il mondo per il festival musicale di Villa Solomei, che esiste fin dal ’98, con concerti di artisti di livello internazionale della musica classica e popolare – ma non solo – che si tengono in diversi punti del paese, nell’anfiteatro, nella piazza del castello e nella chiesa e anche per “Solomeo Rinascimentale”, una manifestazione particolarmente suggestiva che riporta l’acropoli indietro nel tempo. Alla luce delle fiaccole e accompagnati per le vie del borgo dai cantori e dai menestrelli, i visitatori rivivono gli antichi giochi rappresentati da giullari e artisti di strada, ammirano gli abili artigiani realizzare manufatti tradizionali e degustano i piatti tipici della cucina umbra.

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Brunello Cucinelli nel borgo di Solomeo