A pochi chilometri da Vercelli, tra le colline dell’Alto Piemonte, esiste un itinerario che unisce arte contemporanea e paesaggio vitivinicolo. Si chiama Le vie dei calici ed è un percorso a tappe tra le vigne di Gattinara, Roasio e Lozzolo, scandito da sei grandi sculture metalliche a forma di calice, alte fino a tre metri, collocate nei punti panoramici più suggestivi e illuminate anche di sera. Ideato dall’artista Ruben Bertoldo, il progetto nasce per valorizzare il territorio e offrire ai visitatori un’occasione diversa per esplorarlo, a piedi o in bicicletta.
Indice
Le vie dei calici, di cosa si tratta
Il percorso si snoda in un territorio collinare noto per la produzione di Nebbiolo e di Gattinara DOCG, tra vigneti storici e boschi.
Si parte dal centro di Gattinara, dove il primo calice – il Calice 00 – si trova in Piazza Italia, facilmente raggiungibile e ben segnalato. Da qui si sale verso la Torre delle Castelle, una delle mete panoramiche più note della zona. Nei pressi della torre si incontra il Calice 02, collocato accanto alla Chiesa della Madonna della Neve. Proseguendo il cammino si raggiungono altri punti d’interesse come il vigneto Molsino – dove si trova il Calice 03 – e l’area boschiva del Galizja, che ospita il Calice 04.
I restanti due calici si trovano nel comune di Roasio: il primo (Calice 05) è visibile già all’ingresso del paese, mentre il Calice 06 è collocato in una zona collinare più isolata, immersa nel verde.
Ogni calice è realizzato in acciaio e dotato di illuminazione a energia solare, visibile anche nelle ore serali. L’intero progetto fa uso esclusivo di fonti rinnovabili, integrando così sostenibilità ambientale e valorizzazione del paesaggio.

Percorrere l’itinerario: tempi e modalità
Il percorso completo è lungo circa 10 chilometri, con un dislivello totale di circa 400 metri. È accessibile a tutti a piedi, e non presenta particolari difficoltà tecniche, anche se in alcuni tratti il fondo sterrato o il dislivello richiedono scarpe adatte e un minimo di allenamento. Per chi preferisce muoversi su due ruote, è possibile percorrerlo anche in mountain bike, seguendo varianti specifiche che tengano conto delle condizioni del terreno.
A piedi, il giro si completa in circa tre ore, mentre in bicicletta può essere percorso in un’ora e mezza.
Lungo il tragitto non sono presenti punti di ristoro né fontane, quindi è consigliato portare con sé una borraccia e qualche snack. La domenica, nei pressi della Torre delle Castelle, è solitamente attivo un piccolo punto ristoro gestito dagli Alpini, utile per una sosta a metà cammino.
Quando visitare Le vie dei calici
Il percorso è aperto tutto l’anno e l’ingresso è gratuito. I mesi migliori per affrontarlo sono primavera e autunno, quando il clima è mite e la vegetazione offre colori particolarmente suggestivi. In estate, le giornate più lunghe permettono di godere appieno dei panorami, ma è bene evitare le ore centrali del giorno a causa del caldo. Anche l’inverno può riservare qualche sorpresa: con il cielo terso o la neve, le sculture emergono con forza dal paesaggio spoglio, creando un’atmosfera molto particolare.
Le installazioni sono tutte illuminate, quindi è possibile organizzare anche passeggiate serali, soprattutto nei mesi estivi. Tuttavia, in questo caso è consigliabile pianificare con attenzione il rientro e valutare il fondo dei sentieri alla luce del giorno.

Informazioni pratiche per la visita
Chi arriva in auto può parcheggiare senza difficoltà nel centro di Gattinara. Le aree più comode sono Piazza Cinema Italia, Piazza Paolotti e Piazza Martiri delle Foibe, tutte gratuite e vicine al punto di partenza del percorso.
Per chi fosse interessato ad approfondire il significato delle opere o a conoscere meglio il territorio, è possibile prenotare una visita guidata conl’associazione Auramundi, che propone percorsi guidati e accompagnati durante l’anno. Tutte le informazioni aggiornate, incluse mappe, tracce GPX e contatti utili, sono disponibili sul sito ufficiale del progetto.
Un’ultima tappa consigliata, al termine dell’escursione, è l’Enoteca Regionale di Gattinara, dove è possibile degustare e acquistare i vini della zona.
Cosa vedere nei dintorni
Chi desidera prolungare la visita e ha più tempo a disposizione può esplorare i dintorni di Gattinara. A poca distanza si trovano il Parco Naturale delle Lame del Sesia, ideale per escursioni e birdwatching, e il Santuario di Oropa, importante meta di pellegrinaggio situata a circa 40 minuti di auto. Da non perdere anche il borgo medievale di Sordevolo e la città di Vercelli, con il suo centro storico e le risaie che in primavera regalano paesaggi unici.