Nelle vicinanze di Monreale, in provincia di Palermo, si cela uno dei borghi fantasma di Sicilia più sorprendenti in assoluto, anche perché accanto a una linea ferroviaria a sua volta “fantasma” (ad esser del tutto onesti non è mai stata completata), la Palermo – Camporeale: stiamo parlando di Borgo Borzellino, progettato negli anni Quaranta e mai terminato.
A differenza di molti borghi fantasma siciliani, immersi nel silenzio della campagna, Borgo Borzellino è abbastanza vicino a un paese abitato, San Cipirello, e all’autostrada il che, durante il giorno, ammanta il suo centro spopolato dei suoni di una Sicilia viva che è andata avanti mentre di notte cala il silenzio e soltanto il vento fa cigolare porte e finestre.
Indice
La storia di Borgo Borzellino
Ideato da Giuseppe Caronia e Giovanni Puleio, il borgo faceva parte della seconda tornata di costruzioni che avrebbero dovuto ridare lustro al Sud grazie all’agricoltura e si aggiunse agli altri otto borghi (Borgo Ventimiglia, Borgo Guttaduro, Borgo Callea, Borgo Bassi e Borgo Caracciolo) già costruiti tra il 1940 e il 1941 ma mai conclusi a causa dello sbarco degli Alleati nel 1943.
Borgo Borzellino, nella mente dei suoi progettisti, era un borgo di classe elevata, dotato di tutte le comodità, i servizi e gli accessori necessari a renderlo il punto di riferimento della zona. Al termine della guerra, il progetto originario subì tuttavia delle modifiche e, quando fu terminato nel 1955, ormai la società non richiedeva più questa tipologia di borghi, visti anche gli scarsi risultati degli anni precedenti.
Le condizioni di vita ormai mal si adattavano al progresso in corso e, a dire la verità, la progettazione era già carente in fase iniziale con difetti e imperfezioni che rendevano il borgo quasi invivibile: fu anche dimenticata la costruzione della chiesa.
Cosa vedere a Borgo Borzellino
Abbandonato nel corso degli anni Sessanta, questo particolare borgo della Sicilia oggi si presenta con sei fabbricati, il municipio, una scuola, la caserma dei carabinieri, l’Ufficio Postale, una trattoria, gli alloggi e le botteghe artigiane e, come già accennato, la sua particolare posizione a ridosso della SS624, molto trafficata, gli conferisce una curiosa particolarità sonora: un lato del paese sembra vivere grazie ai forti rumori creati dai mezzi di trasporto in transito mentre l’altro lato rimane nella quiete e nei lievi suoni della campagna. Nella piazza centrale di Borgo Borzellino, convergono entrambe le sonorità donandogli quella vita che non c’è più.
Non parliamo quindi di attrazioni turistiche in senso classico, ma senza ombra di dubbio vale la visita per il suo valore storico, architettonico e simbolico. È un luogo che racconta un pezzo di storia del Novecento italiano, legata al fascismo, alla riforma agraria e al fallimento delle utopie rurali.
È bene sapere, tuttavia, che non è un luogo attrezzato per il turismo: non ci sono pannelli, servizi, né protezioni. Si entra a proprio rischio. Alcuni edifici sono pericolanti e per questo è consigliato non entrare all’interno, anche se accessibili.
I lavori di riqualificazione
Nel maggio 2023 sono iniziati i lavori di recupero e riqualificazione del borgo, finanziati dalla Regione Siciliana con un investimento di 5,5 milioni di euro. Il progetto prevede la rifunzionalizzazione degli edifici per ospitare attività didattiche, convegni, esposizioni e iniziative agro-culturali, mantenendo quanto più possibile l’esistente .
Fino al completamento di questi lavori, l’accesso al borgo rimane sconsigliato per motivi di sicurezza. Si suggerisce di attendere la conclusione degli interventi di riqualificazione prima di pianificare una visita. Per informazioni aggiornate, è consigliabile consultare i canali ufficiali della Regione Siciliana o del Comune di Monreale.